Una ricerca inglese svela che chi usa la bici per andare a lavorare dimezza il rischio di contrarre un tumore o una malattia cardiaca, rispetto a quanti utilizzano l'auto o i mezzi pubblici. Meglio addirittura di chi va a piedi
Che il movimento fisico, quello giusto e non quello esagerato, faccia bene alla salute si sapeva. Un ulteriore conferma, che riguarda da vicino il mondo della mobilità, arriva nondimeno da uno studio dell’università di Glasgow, uscito sul British Medical Journal, secondo cui recarsi a lavoro in bicicletta riduce quasi della metà il rischio di contrarre un tumore. Non solo, abbassa parimenti anche quello di avere problemi cardiologici. Risultati persino superiori a quelli che si avrebbero andando a piedi.
La ricerca su citata è stata condotta per cinque anni su un gruppo di 260 mila cittadini britannici, sia uomini che donne, dall’età media di 53 anni. Si tratta di uno studio osservazionale, come spiegano dall’università di Glasgow, che non indaga la presenza di un rapporto causa-effetto: “se c’è un rapporto causale, però, suggerisce che la salute della popolazione può essere migliorata con politiche che aumentino i tragitti attivi per andare al lavoro, soprattutto in bicicletta”.
Comunque la si pensi, il risultato è che chi usa la bici ha un rischio inferiore del 45% di ammalarsi di cancro e del 46% di avere una malattia cardiaca, rispetto a coloro che usano la macchina o i mezzi pubblici per andare a lavorare. Per chi invece va a piedi è stato notato un rischio inferiore del 27% di avere problemi al cuore, mentre non è stato visto nessun effetto sul rischio di tumore. E questo fa affermare agli esperti inglesi, nelle conclusioni, che per favorire la salute bisognerebbe “creare più piste ciclabili, aumentare i programmi per comprare o affittare una bici e fornire un accesso migliore ai ciclisti ai mezzi di trasporto pubblici“. Insomma, la macchina sarebbe meglio lasciarla a casa.