Dodici titoli per un Premio Strega 2017 ancor più condiviso. Durante la seconda giornata di Tempo di Libri, la nuova fiera milanese nata in concorrenza con lo storico Salone del Libro torinese, sono stati annunciati i dodici semifinalisti della 71esima edizione del più ambito premio letterario italiano. Molte conferme e pochissime sorprese nella sporca dozzina che verrà ulteriormente assottigliata il 14 giugno prossimo con la scelta della cinquina finalista. In un quanto mai casuale e rivelatore ordine alfabetico sono stati selezionati: Teresa Ciabatti con La più amata (Mondadori); Paolo Cognetti, Le otto montagne (Einaudi); Marco Ferrante, Gin tonic a occhi chiusi (Giunti); Wanda Marasco, La compagnia delle anime finte (Neri Pozza); Chiara Marchelli, Le notti blu (Perrone); Monaldi&Sorti, Malaparte. Morte come me (Baldini&Castoldi); Matteo Nucci, È giusto obbedire alla notte (Ponte alle Grazie); Ferruccio Parazzoli, Amici per paura (SEM); Nicola Ravera Rafele, Il senso della lotta (Fandango Libri); Alberto Rollo, Un’educazione milanese (Manni); Marco Rossari, Le cento vite di Nemesio (e/o); Vanni Santoni, La stanza profonda (Laterza).
Dire che Ciabatti e Cognetti sono i due favoriti per lo Strega 2017 è come scoprire l’acqua calda, visto che nel settore si parla solo di questo, compresa l’incollatura di distacco a favore dell’autrice dell’autobiografico e convincente La più amata. Come del resto una delle più interessanti scoperte dell’anno è sicuramente il brillante romanzo di Ferrante edito dalla rinnovata Giunti. Questi sono almeno tre nomi che ritroveremo nella cinquina finalista. Gli altri due posti dovranno comunque rispettare il regolamento modificato nel 2015 che vuole almeno un editore medio-piccolo in finale, pena l’aggiunta di un sesto titolo per un inedito, almeno fino ad oggi, sestetto. Ecco allora che la neonata SEM con il romanzo di Parazzoli, o le piccole case editrici Giulio Perrone o la pugliese Manni Editore, nella dozzina con un’altra autobiografia da oltre 300 pagine di Alberto Rollo, rischiano di finire nel traffico della finale del 6 luglio 2017.
Un’altra importante novità vuole che da quest’anno i componenti della giuria che deciderà il romanzo vincitore saranno sia i tradizionali 400 Amici della domenica, a cui si aggiungeranno 20 voti collettivi espressi da scuole e università, 15 dai circoli di lettura presso le Biblioteche di Roma, e ben 200 voti espressi da studiosi, traduttori e intellettuali italiani e stranieri selezionati da 20 Istituti italiani di cultura all’estero. Ricordiamo infine che è dal 2003 che una donna non vince uno Strega. Quell’anno toccò a Melania Mazzucco con Vita (Rizzoli). La Mazzucco, che oggi presiede il Comitato Direttivo del premio dopo la morte, nel gennaio scorso, di Tullio De Mauro, ha appena decretato i dodici titoli di romanzi, con relativi autori, semifinalisti.