Oltre un miliardo di mani unite a formare un’unica nazione, per combattere contro i muri dell’odio e dell’egoismo e per difendere il pianeta e tutti i suoi abitanti. Il 22 aprile 2017 torna l’Earth Day, la Giornata mondiale della Terra, e quest’anno, oltre a essere un’occasione di formazione e dibattito sui pericoli causati dai cambiamenti climatici e dalle questioni legate all’ambiente, sarà anche una giornata di lotte e proteste.
Fulcro dell’iniziativa, nata nel 1970 da un movimento universitario americano, infatti, sarà la Marcia per la Scienza, organizzata a livello globale dall’Earth Day network di Washington, in concomitanza con l’Earth Day, da un gruppo di ricercatori statunitensi preoccupati dalla politica dell’amministrazione Donald Trump, che a pochi mesi dall’insediamento ha ribaltato le politiche del predecessore Barack Obama contro i cambiamenti climatici e annunciato tagli significativi all’Epa, l’ente di protezione ambiente. La manifestazione, che avrà luogo nella capitale statunitense e in più di 500 città del mondo, da Cape Town, in Sudafrica, a Wangdue in Buthan, Roma compresa, il 22 aprile vedrà ricercatori e ricercatrici di ogni etnia e nazionalità sfilare nelle strade e nelle piazze con il camice bianco indosso. “L’obiettivo è difendere la scienza che oggi è vittima di un attacco senza precedenti, e per ricordare che la scienza è ovunque, interessa tutti, e contribuisce alla tutela del pianeta in cui viviamo e della nostra salute”, spiega in un’intervista al Guardian Kenneth Kimmell, presidente dell’organizzazione non profit americana Union of Concerned Scientists.
Ad approfondire il tema della tutela del pianeta, cuore pulsante dell’Earth Day, quindi, saranno le centinaia di iniziative organizzate in tutto il mondo in occasione della giornata mondiale della Terra – l’obiettivo quest’anno è arrivare a 3 miliardi di azioni green – per piantare nuovi alberi, pulire spiagge e parchi, educare i bambini con lezioni all’aperto offerte da scuole e atenei, laboratori formativi e visite ai musei aperti e, in generale, portare avanti il movimento sociale per la salvaguardia del pianeta nato 47 anni fa e cresciuto fino a coinvolgere tutti e 193 i paesi membri delle Nazioni Unite.
L’Italia, nelle celebrazioni, farà la parte del leone: lungo tutta la penisola, infatti, sono decine le città che contribuiranno al calendario globale con i propri eventi, come la Pedalata “Earth Day” di Monfalcone, l’Earth Day Run 2017 in programma in Puglia, il Festival per le arti della Terra di Napoli, l’Agrinatura – The Rural Expo di Erba, in Lombardia, e l’incontro ‘Caso PetrolCinica– a Roma il processo al petrolio’. A Roma, il 22 aprile, nell’ambito dell’edizione 2017 del Villaggio per la Terra, avrà luogo l’atteso concerto per la Terra, quest’anno dal titolo evocativo “Over the wall” cioè oltre il muro, in un riferimento niente affatto velato alle politiche anti immigrazione promosse dal presidente americano Trump e non solo.
“Oggi più che mai – spiega Pierluigi Sassi, presidente di Earth Day Italia – abbiamo bisogno di guardare oltre i muri dell’egoismo che si stanno alzando nel mondo. Nel trentesimo anniversario dell’Erasmus non possiamo permettere che il sogno di unità e di fratellanza dei giovani europei si infranga sugli egoismi del nostro sistema economico. Vogliamo piuttosto che questo sogno si realizzi nell’incontro con tanti Mecenati della Bellezza che hanno saputo andare ‘oltre il muro’ e impegnarsi in prima persona per tutelare le bellezze del nostro pianeta e del genio umano, messe gravemente a rischio dall’avidità di pochi”.
Sul palco della Capitale, allestito sulla terrazza del Pincio, saliranno Noemi, Sergio Sylvestre, Soul System, Zero Assoluto e Ron con il gruppo La Scelta. Il concerto, gratuito per tutti, sarà presentato da Fabrizio Frizzi, con la partecipazione del comico Antonio Mezzancella, e a concludere la serata sarà lo show multisensoriale concentrato a Piazza del Popolo, condotto da Neri Marcorè, con musica, proiezioni di luci e immagini che restituiranno la storica piazza alla bellezza originaria concepita dall’architetto Giuseppe Valadier.
“A un anno dalla ratifica dello storico accordo sul clima raggiunto a Parigi durante COP21 – spiega la responsabile eventi di Earth Day Italia, Tiziana Tuccillo – politica, economia, ma anche noi cittadini, ognuno per la sua parte, è responsabile della crisi che stiamo vivendo ed è per questo che ognuno ha il dovere di fare la propria parte per evitare che questa crisi da grave diventi irreversibile. Noi cerchiamo di contribuire sensibilizzando quante più persone possibile a certe tematiche con il linguaggio del dialogo, dell’arte, della musica, dello sport, e l’invito è aperto a tutti: unitevi a noi”.