Ho molti amici gay. Una frase che spesso introduce un concetto omofobo. Per questo il giornalista Filippo Maria Battaglia l’ha scelto come titolo del suo ultimo libro (Bollati Boringhieri): “E’ una sorta di premessa di rito di quasi tutti discorsi omofobi che in politica abbiamo sentito negli ultimi anni – racconta all’autore -. E’ una lunga storia che parte dal dopoguerra e che non esclude nessun partito”. Paola Concia, attivista LGBT ed esponente del Partito Democratico ne ha avuto un’esperienza diretta durante la sua carriera politica: “La destra da un punto di vista ideologico – spiega – è più portata a fare questa dichiarazioni ma anche la sinistra ha un tormento su questi argomenti che a volte viene fuori”. Nel libro, Battaglia fa molti esempi concreti sulle frasi omofobe dette dai politici: “Rosy Bindi nel 2006 mentre promuoveva il suo progetto sui Dico spiegò: é meglio che due bambini crescano in Africa piuttosto che siano date in adozione a due donne. Nello stesso periodo Massimo D’Alema, invece, faceva dichiarazioni che assomigliano a quelle che oggi fa Salvini sostenendo che i diritti LGBT sono marginali rispetto a quelli del paese”