Su le accise sulle sigarette e i prelievi sui giochi. La manovrina “senza aumenti di tasse”, come da annuncio del premier Paolo Gentiloni dodici giorni fa, contiene in realtà più di un aggravio fiscale. E non solo le misure di lotta all’evasione e i ritocchi agli incentivi che hanno già suscitato le proteste delle aziende. Prevista anche, nella versione definitiva pubblicata lunedì sera in Gazzetta ufficiale, una stretta sui “portoghesi”: chi viene trovato su un mezzo pubblico senza biglietto prenderà una multa che potrà arrivare a 200 euro.
Dal riordino della tassazione sui tabacchi, da dettagliare con un successivo decreto ad hoc, lo Stato incasserà 83 milioni nel 2017 e 125 milioni a regime, dal 2018. Ma gli inasprimenti fiscali si concentrano soprattutto sul settore del gioco. Per prima cosa scatta, da ottobre 2017, il raddoppio dal 6 al 12% della “tassa sulla fortuna” che grava sulle vincite sopra i 500 euro con Gratta&Vinci, Superenalotto, Win for life e videolottery. Sale poi dal 6 all’8% il prelievo sulle vincite al Lotto. Il prelievo erariale unico sulle slot passa dal 17,5 al 19%, mentre quello sulle videolottery aumenta dal 5,5 al 6%.
La manovra-bis, riprendendo uno dei decreti attuativi della riforma Madia rimasti in sospeso dopo la bocciatura della Corte Costituzionale, si occupa anche di trasporto pubblico. La violazione dell’obbligo di dotarsi di titolo di viaggio, convalidarlo e “esibirlo su richiesta degli agenti accertatori” comporta “una sanzione pecuniaria da definirsi con legge regionale. In assenza di legge regionale, la sanzione è pari a sessanta volte il valore del biglietto ordinario e comunque non superiore a 200 euro”. Inoltre per contrastare l’evasione tariffaria i gestori del servizio potranno “affidare le attività di prevenzione, accertamento e contestazione delle violazioni alle norme di viaggio anche a soggetti non appartenenti agli organici del gestore medesimo, qualificabili come agenti accertatori“, “appositamente abilitati dall’impresa di trasporto pubblico che mantiene comunque la responsabilità del corretto svolgimento dell’attività di verifica”.
Il ministero dell’Interno potrà “mettere a disposizione agenti ed ufficiali aventi qualifica di polizia giudiziaria, secondo un programma di supporto agli agenti accertatori”. Infine, “le rilevazioni dei sistemi di video sorveglianza presenti a bordo dei veicoli e sulle banchine di fermata possono essere utilizzate ai fini del contrasto dell’evasione tariffaria e come mezzo di prova per l’identificazione di eventuali trasgressori che rifiutino di fornire le proprie generalità agli agenti accertatori”.
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