“Io non sono un camorrista. Pina Picierno e Benedetto Zoccola, dovrebbero chiedere scusa a me e a Di Maio. Io non ho precedenti”. Il figlio dello spietato boss di camorra Augusto La Torre (poi diventato un pentito), Francesco Tiberio, ai microfoni de La zanzara su Radio 24, spegne i focolai dello scontro al veleno tra l’eurodeputata del PD Pina Picierno e il vicepresidente della camera del M5S Luigi Di Maio. Causa dello scontro, a cui si è accodato il vicesindaco di Mondragone, Benedetto Zoccola, è un post sui social network del figlio del boss, a favore del deputato pentastellato. “Non ho conosciuto Di Maio, né mai votato M5S. Sono comunista e anticamorra. E poi ho fatto anche commenti positivi su Renzi, on line. A Mondragone spero che vinca il cambiamento. Voglio bene a mio padre, ma la sua vita mi fa schifo. E da quel cognome ho avuto solo problemi. Non lo vedo da sei mesi, non devo chiedere scusa per cose fatte da lui. Nessuno nega che sia un pluriassassino, ma il clan La Torre non c’è più dal 2002″.
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