Il lavoro in questione si intitola “The young Jedi” e parla di un bambino disabile che si ritrova nel bel mezzo di ingegnose peripezie in pieno stile Guerre Stellari. La trama è nata da una immagine ben precisa: “Un giorno, mentre ero in campeggio, ho visto un piccolo al quale mancava una parte del corpo e ho deciso di renderlo il protagonista"
Si ispira a registi del calibro di George Lucas e Ridley Scott, ha presentato in anteprima al Festival del fumetto di Piacenza il trailer del primo cortometraggio della sua carriera – in mezzo a gente del mestiere da anni – nel quale ha riadattato la saga di Star Wars a una storia da lui ideata, e ha già in mente un supereroe tutto nuovo per la prossima pellicola. Fin qui sembra il profilo di uno dei molti giovani che cercano di farsi strada nel mondo del cinema. Il dettaglio che spiazza, però, è contenuto nella sua carta d’identità: Gioele Callegari è nato il 20 settembre del 2006.
Ma a soli 10 anni e qualche mese il “ragazzo” sembra avere le idee chiare: “Non ho fatto questo film per soldi ma per imparare. Un giorno vorrei diventare un regista e arrivare a Hollywood”. Il percorso è ancora lungo. Certo è che i margini di miglioramento per chi si dimostra così precoce sembrano davvero molto ampi. Il lavoro in questione si intitola “The young Jedi” e parla di un bambino disabile che si ritrova nel bel mezzo di ingegnose peripezie in pieno stile Guerre Stellari. La trama è nata da una immagine ben precisa: “Un giorno, mentre ero in campeggio, ho visto un piccolo al quale mancava una parte del corpo e ho deciso di renderlo il protagonista. Questo bambino, mentre si trova a casa, ascolta la storia raccontata dal padre e immagina come lui stesso potrebbe vivere un’avventura da Jedi”.
In ogni modo, il baby videomaker piacentino non è solamente l’ideatore del cortometraggio ma anche lo sceneggiatore, il regista, il montatore e l’attore principale. “Ha fatto tutto lui – conferma il papà Alberto Callegari -, noi adulti ci siamo messi a disposizione per dargli una mano”. Qualche consiglio gli è arrivato dalla mamma, Elisabetta Astorri, grande appassionata di cinema. Il resto è frutto della sua fantasia e dell’aspirazione a diventare un giorno come i grandi maestri della macchina da presa. La prima telecamera gli è stata regalata per il sesto compleanno dai genitori. Da quel momento Gioele ha dedicato ogni momento disponibile a formarsi utilizzando semplici programmi di grafica e a presentare i suoi lavori attraverso il web. “Ha preso questa attività molto sul serio. Quando ha cominciato a girare brevi video e a pubblicarli su YouTube, in casa non si poteva parlare per non disturbarlo. E’ concentrato sull’obiettivo e lo ha dimostrato con questo cortometraggio, decisamente più elaborato, per il quale ha aperto una pagina Facebook che si chiama, appunto, The young Jedi” ha aggiunto il padre.
Si tratta di 12 minuti, che saranno proiettati integralmente a fine maggio al cinema Jolly di San Nicolò, nei quali si sono prestati come attori Michael Fortunati nei panni di Dart Fener e Laura Barbieri in quelli della Principessa Leila, con operatore di macchina Yuston Austoni e le musiche originali del fratello maggiore Elia Callegari. “Non aspettatevi chissà cosa” tiene a premettere Gioele con modestia, però subito dopo non riesce a nascondere il suo sogno nel cassetto: “Cerco di fare del mio meglio, ispirandomi a registi come Rydley Scott e George Lucas. Se potessi incontrarli vorrei stringergli la mano e chiedergli come fanno a realizzare delle scene così belle. Poi li inviterei a cena per fargli vedere il mio film”.