I GUARDIANI DELLA GALASSIA. VOL. 2 di James Gunn. Con Chris Pratt, Zoe Saldana, Dave Bautista. USA 2017. Durata: 137’. Voto 3/5 (AMP)
Squadra che vince non si cambia, ma anzi, si rafforza. Così accade che il secondo volume della “premiata ditta” (dal boxoffice, con oltre 770 milioni di dollari nel mondo) dei Guardiani della Marvel Studios si offra al suo mastodontico pubblico in un’audacia audiovisiva senza precedenti, esaltata da un 3D degno da IMAX. Lungo, avvolgente e rumoroso quanto basta, il blockbuster distribuito dalla Disney aspira a migliorarsi e le premesse non mancano, avendo rastrellato già nel primo giorno di programmazione 1,2 milioni di euro solo bel Belpaese. Ma al di là dei risultati commerciali ottenibili comunque dal semplice marchio, il creatori dell’allegra brigata spaziale hanno compreso che l’aspetto più accattivante da enfatizzare era l’umorismo, qualità non del tutto scontata nelle sceneggiature delle epopee fanta-comics. Diversi fra i supereroi, infatti, gravano vertiginosamente verso il basso, tendendo a una depressione contagiosa. Qui a vincere, invece, sono le battute più o meno sempre riuscite, il tocco vintage esasperato nella colonna sonora, i simpatici rimandi cinetelevisivi (uno su tutti all’eroico attore David Hasselhoff di Supercar), la tenerezza che volge in commozione vera e propria. A farla da padrona a questo giro, infatti, è il rapporto padre-figlio, che coinvolge il presunto ritrovamento da parte del protagonista Peter Quill della figura paterna, ritenuta per sempre scomparsa. Buoni vs cattivi, il futuro vs il passato, l’antropoformismo vs l’alieno tout court: tutto concorre a nutrire il Volume 2 di cui – certamente – rimarrà indelebile il già leggendario refrain: Io sono Groot. Con tanto di hashtag.