Televisione

Maria De Filippi in esclusiva: da Morgan al “web farlocco”. Lo share? “Spero vinca Ballando. Milly sarà felice… Anzi no, lei non pensa agli ascolti”

La conduttrice di Amici a tutto tondo, dal suo rapporto con Lorenzo Suraci di RTL: "Non c'è nulla in mezzo. Del tipo che Suraci non ha mai fatto un regalo di Natale a me e io non l'ho mai fatto a lui. Zero", al Festival di Sanremo: "È stata una delle cose più belle che mi siano mai capitate e come una stupida non me la sono goduta". E sulla rivale del sabato sera rincara la dose: "Morgan non lo avrei invitato. Avrei aspettato un'occasione diversa e non avrei neanche giocato sull'equivoco della “verità”

di Domenico Naso

L’ospitata di Morgan a Ballando, però, è solo l’ennesima puntata di uno scontro del sabato sera che sta diventando una telenovela: è colpa sua e di Milly Carlucci o dei social che la alimentano?
Ecco, parliamo un attimo dei social, del web… Questo web è così vero?

Me lo dica lei: lo è?
È strano ultimamente. L’altra sera guardavo Report, con l’inchiesta su TripAdvisor e sulla gente che critica i ristoranti senza andarci, quasi come un ricatto. Se tu mi paghi dico che è bello, altrimenti lo stronco. Utilizzando questo stesso metro nello spicchio più piccolo che è quello legato alla televisione, ho visto che fa figo essere in tendenza, avere tanti like e tanti commenti. Ma bisogna vedere se sono commenti che rispondono alla verità o sono fatti da un esercito di persone che deve commentare. Non è il massimo quando il web diventa tarocco, non porta niente a nessuno. È come avere tanti like che poi non corrispondono alla verità. Questo web tarocco mi fa un po’ tristezza, soprattutto perché lo sport preferito in questo momento sembra essere il ricattino: vado sul web e sparo contro ma se mi arruoli smetto.

Quanta verità c’è su Twitter?
Io non mi sono mai rivolta a un’azienda per sponsorizzare sui social i miei programmi. Tutto quello che nasce sul web attorno alle trasmissioni che conduco, nasce dal divertimento della gente. Naturalmente, faccio programmi che si prestano a questo genere di cose. Se facessi un altro genere di trasmissioni, probabilmente non avrebbero lo stesso seguito in Rete. Ma è un seguito sul contenuto, non su me. Quanta verità c’è? Quando ci si diverte penso sia vero. Quando sui social si prendono troppo sul serio e spostano l’attenzione da una parte o dall’altra a seconda della convenienza, non gli do molto credito.

Qualche tempo fa si era innescata una polemica sui commentatori di professione e dietro compenso…
Ma io non ce l’ho con il ragazzino che si fa corrompere per twittare di questo o quel programma. Anzi, fa bene. Se a 16 anni mi avessero offerto 100 euro per scrivere bene di un programma io li avrei presi: avrei messo benzina alla Vespa per un po’ di tempo e sarei andata in discoteca. Lo capisco e lo farei anche io. Mi stupisco del mandante, perché non capisco cosa ti dà. Alla fine non ti dà niente perché non è un consenso vero.

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