È inutile negare che lei divide il grande pubblico televisivo. Per molti c’è anche una specie di ironica adorazione (anche sui social network), per altri lei è il male assoluto della tv italiana. Quale crede sia la sua colpa per chi la critica?
Spesso credo sia una sorta di “è intelligente, potrebbe fare altre cose”. Ma mi imputano soprattutto Uomini e Donne. Il punto è che io faccio le cose che mi piacciono, io sono anche Uomini e Donne. Se faccio una cosa non ne prendo le distanze e non intendo farmi cambiare perché non piaccio. Sono consapevole di non piacere a un certo gruppo di persone ma me ne sono strafatta una ragione da tempo.
E che effetto le fa quando qualcuno cambia idea?
Sono assolutamente felice perché credo di non essere il male. Mi guardo allo specchio e non vedo il male. Sono pronta a farmi convincere, ma fino a quando nessuno riesce a farlo e uno come Roberto Saviano dice “Voglio venire ad Amici”, per me è già una risposta.
E il fenomeno Gemma come se lo spiega? Forse è andato anche oltre le vostre aspettative…
Assolutamente. Gemma è un fenomeno vero. Io sono una persona che delega quasi tutto (tranne C’è posta per te) e se c’è una cosa che chi lavora con me ha imparato a fare è andare dietro a ciò che fanno i protagonisti. E con Gemma è successo proprio questo, siamo andati dietro lei, facendole fare quello che voleva. Con Gemma succede quello che succedeva con Scene da un matrimonio di Davide Mengacci: ognuno dà a quello che vede una interpretazione dettata dal proprio contesto sociale.
È aiutata anche dalla sua nemesi Tina, con un gioco delle parti perfetto…
Sì ma la verità è che non c’è mai stato un gioco delle parti. Tina non la può vedere sul serio. Sono costretta a tagliare pezzi di trasmissione di un quarto d’ora o 20 minuti perché il loro astio arriva a livelli intrasmettibili.