Il trono gay di Uomini e Donne le ha fatto ricevere elogi anche da chi tradizionalmente non la ama molto…
Era una cosa che avevo in mente da anni e che ho fatto solo l’anno scorso perché i tempi erano maturi. Non credo sia un episodio casuale o una tantum e infatti il trono gay tornerà anche quest’anno.
Quello che non rifarà, a quanto pare, è il Festival di Sanremo. Che esperienza è stata?
È stata una delle cose più belle che mi siano mai capitate e come una stupida non me la sono goduta. Sono stata una cretina. Carlo Conti mi aveva detto di godermela e che in fondo non era nulla di che, ma io avevo così tanta paura di quel palco che mi sono preparata qualsiasi cosa su qualsiasi persona che ci sarebbe salita. Col senno di poi sarebbe completamente diverso.
C’è sempre tempo per rifarlo…
No, non penso proprio.
È stato il suo primo approccio vero alla Rai. Che azienda ha visto? Qual è la differenza principale con Mediaset?
È completamente diverso. Mi è sembrato che a Mediaset ci sia più libertà di contenuto. È anche giusto, visto che la Rai è servizio pubblico e dunque c’è una struttura burocratica che a Mediaset non c’è. Anche solo i passaggi che devi seguire per fare una cosa sono molto di più rispetto ai passaggi che dobbiamo fare noi.
Immagina un suo futuro in Rai?
No, io sto benissimo dove sto. A parte che ho un contratto di quattro anni con Mediaset, ma proprio no.
Siamo a pochi giorni dallo scontro finale con Milly Carlucci e con l’ultima puntata di Ballando con le stelle. Cosa si aspetta?
Io penso che debba vincere Ballando, visto che è la finale. Così magari Milly è felice. Anzi no, visto che lei i dati non li guarda. Pensavo vincesse già con la semifinale, ma non è accaduto. Sono certa che accadrà con la finale.