Il Movimento 5 stelle resta il primo partito in Italia, ma si riduce il distacco con il Partito democratico. Nella settimana che precede le primarie dem e in un clima debolmente più da campagna elettorale, il Pd segna un più 0,4 per cento e raggiunge il 27,3% dei consensi tra gli intervistati dall’Istituto Ixè per Agorà Rai 3. In contemporanea il M5s cala leggermente (appena dello 0,1%) rispetto a sette giorni fa e passa dal 28,5 al 28,4%. Negli ultimi giorni i grillini sono finiti al centro delle polemiche per aver messo sotto accusa il ruolo delle Ong nello sbarco dei migranti in Italia e aver appoggiato il procuratore di Catania Carmelo Zuccaro che ha aperto un’inchiesta sul tema. Per quanto riguarda gli altri partiti, sempre vicine Lega Nord e Forza Italia (12,9% e 12,6% rispettivamente).
Per quando riguarda la fiducia individuale per i politici, sempre secondo l’istituto Ixè, sale di 1 punto, dal 30% al 31%, quella nel presidente del Consiglio Paolo Gentiloni mentre Matteo Renzi si porta al 29% (+2%). Ferma al 21 per cento quella per il vicepresidente M5s della Camera Luigi Di Maio, mentre cala per Beppe Grillo di 1 per cento (16%). Il governo, invece, raggiunge il 28% di fiducia. Ixè ha anche interpellato il campione sulla polemica in merito all’inchiesta della procura di Catania sul ruolo delle Ong nell’arrivo dei migranti: solo il 34% afferma di avere fiducia nelle organizzazioni, il 48% non si fida, mentre il 18% non si è espresso.
Capitolo a parte sulle primarie Pd. Il 22 per cento degli intervistati per Agorà ha detto che sicuramente andrà a votare, contro il 28 che invece “sicuramente starà a casa”. In testa sempre Matteo Renzi con il 60% dei consensi: dietro il ministro della Giustizia Andrea Orlando (15%) e il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano (7%). Resta un 13 per cento di indecisi.
La debole tendenza di riavvicinamento tra Pd e M5s è confermata anche dalle rilevazioni di Index Research per Piazza Pulita (La7), secondo cui il Movimento 5 stelle perde lo 0,3 per cento, ma resta in testa con il 30,6 per cento dei consensi tra gli intervistati. Il Pd accorcia le distanze attestandosi al 25,6% (+0,1). Forza Italia in crescita raggiunge il 13,2 che ora stacca di quasi un punto la Lega Nord: il leader del Carroccio Matteo Salvini non riesce a sfruttare l’ondata Le Pen e rimane stazionario al 12,4%.