Primarie Pd, polemiche al Sud: a Ercolano votano anche i richiedenti asilo. A Nardò seggio chiuso: “Troppi elettori di destra”
Nel giorno in cui il Pd celebra le sue elezioni primarie, non mancano problemi e polemiche sulle modalità con cui si è svolto il voto. Da Roma alla Calabria, passando dalla Campania. E in Sicilia arrivano i carabinieri
Seggi nei pub, gazebo rubati, tensioni tra concorrenti placate soltanto dai carabinieri. E poi seggi chiusi per la troppa affluenza di elettori di destra. Ma anche urne affollate da migranti africani: sono ospiti di un centro d’accoglienza ma avevano talmente a cuore la scelta del nuovo segretario del Pd da effettuare in tempo la registrazione al seggio, al quale hanno anche devoluto due euro. Nel giorno in cui il Pd celebra le sue elezioni primarie, in tutta Italia non mancano problemi e polemiche sulle modalità con cui si è svolto il voto.
Ad Ercolano, per esempio, fanno discutere le foto di un gruppo di migranti africani e richiedenti asilo, ospiti di un centro di accoglienza. “Tutto regolare” per il presidente di seggio Michele Maddaloni che spiega: “Gli immigrati sono stati registrati avendo la residenza qui a San Vito. La considero una grande prova di democrazia e di integrazione visto che queste persone vivono da circa due anni nella nostra città con continue azioni di integrazione nelle nostre scuole, tra i giovani e nella intera comunità ercolanese. Non so per chi hanno votato, ma sono contento che lo abbiano fatto”. Dice di non conoscere le preferenze dei richiedenti asilo anche il sindaco, Ciro Buonajuto. “Non so per chi abbiano votato – racconta – ma è molto bello che siano venuti. Siamo l’unica città della Campania che ha firmato il protocollo con il prefetto per integrarli, sono un gruppo affiatato che ormai non manca mai a tutte le manifestazioni. Oggi però mi sono davvero emozionato perché è un gesto che rappresenta integrazione vera”.
A Napoli, per coordinare le verifiche, è stato inviato il deputato Ernesto Carbone. Qui, nel seggio più rappresentativo in città, nella sede provinciale, in via Toledo, non dispone di una targa all’esterno dell’edificio che lo ospita e per giunta di domenica il palazzo è senza portiere: un volontario quindi alle 11 ha affisso all’ingresso un foglio con la scritta a pennarello rosso: “Seggio primarie quarto piano scala A citofonare 21”.