Intervista a Aboubakar Soumahoro del Coordinamento lavoratori agricoli Usb, in piazza a Rignano per festeggiare il Primo Maggio Il sindacalista parla dalla repressione contro la manifestazione degli agricoltori del 23 marzo 1950. La memoria storica per ribadire la necessità di “lavoro e dignità per i braccianti di oggi”. L’indomani dell’uccisione di un lavoratore a Parma il 22 marzo 1950, a San Severo, comune attiguo a quello di Rignano Garganico, venne indetto uno sciopero. Ma all’iniziativa seguì una violenta repressione, con morti e 184 arresti, donne comprese. Alla fine dovette intervenire l’esercito. L’episodio si inserisce nel generale clima di rivolta contro il latifondo che, nonostante l’epilogo del conflitto mondiale, non accennava a voler garantire migliori condizioni ai lavoratori agricoli. A settant’anni da quei fatti, la memoria è quella di un lavoratore africano che chiede al governatore Michele Emiliano di ricevere i rappresentanti dei braccianti: “Da un mese facciamo richiesta, ma non abbiamo ricevuto risposta”
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione