Salva e in buone condizioni. Poco prima delle 8 di questa mattina, la speologa ternana di 30 anni che nel tardo pomeriggio di ieri era rimasta ferita in uno dei pozzi della grotta delle Sibille, a Cittareale (Rieti), è stata tirata fuori. Gli uomini del Corpo nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico, intervenuti con diverse squadre, hanno operato tutta la notte per raggiungerla nel pozzo Eku dove la l’esploratrice era rimasta bloccata.
La giovane speleologa, molto esperta, è provata ma sta bene ed è stata trasportata dal 118 all’ospedale De Lellis di Rieti. Durante tutta la permanenza nella grotta, a una profondità di circa 150 metri, è stata assistita da un medico che faceva parte della stessa cordata di esploratori del Gruppo Grotte Pipistrelli del Cai di Terni. “La speleologa rimasta infortunata nella Grotta della Sibilla – ha detto poco fa il sindaco di Cittareale Francesco Nelli – è stata tratta in salvo questa mattina. Grazie al Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico.
“Grazie alla Prefettura di Rieti e a quelle di Firenze e Rimini. Grazie – ha proseguito il sindaco – ai Carabinieri di Amatrice. Vorrei augurare buon primo maggio e ringraziare tutti i soccorritori che in queste ore si sono adoperati per la riuscita dell’operazione e si sono messi a disposizione sul posto dimostrando competenza ed efficacia nel recupero. Ci siamo sempre tenuti in contatto costante con i soccorritori – ha concluso – e messo in atto le procedure necessarie che si adottano in casi del genere”. Nella notte si era temuto anche per una scossa di terremoto di magnitudo 3.1, registrata dall’Ingv alle 2:31 proprio a pochi chilometri da Cittareale che però non ha causato alcun danno.