Bentornati a Ten Talking Points, l’unica rubrica che il 25 aprile ha visto Dio sorridergli e da allora non si è più ripresa
Bentornati a Ten Talking Points, l’unica rubrica che il 25 aprile ha visto Dio sorridergli e da allora non si è più ripresa. Altre considerazioni.
1. Un’eroica Atalanta, già certa di una Europa League tanto clamorosa quanto meritata, ferma la Juve quasi allo scadere. Ciò nonostante la Juve guadagna un altro punto sulla seconda (Roma: per poco?). E’ un’ulteriore dimostrazione di come la Juve sia di un altro pianeta. Insisto: facciamo due campionati. Uno in cui la Juve gioca da sola, come Renzi quando fa le primarie, e un altro per le comuni mortali.
1 bis. Il triplete bianconero, nel frattempo, è salito nel mio personalissimo cartellino dal 95 al 96%. Mentre è già acclarato Farinetti campione del mondo.
(1 ter. La Roma è Orlando, il Napoli è Emiliano. Il Milan è Cuperlo, l’Inter è la Serracchiani. La Fiorentina è Stumpo.)
2. Che brutta Roma, nuovamente vilipesa in poche settimane nel derby da un Simone Inzaghi monstre. Lazio sicura, come l’Atalanta, dell’Europa League: è una delle squadre più belle di questa stagione. Keita regna, Strakosha signoreggia, Milinkovic soverchia e Lucic suona al campanello della Boschi a mezzanotte fischiettando La vie en rose: tutti agili, forti di una scioltezza ormai atarassica.
2 bis. Di contro c’è da segnalare la pantomima indecente di Strootman in area, il fallaccio di Rudiger e l’esultanza inaccettabile di De Rossi. Spalletti ha perso la bussola: forse perché ha sbagliato lui o forse perché l’ambiente romanista è riuscito a cortocircuitare il giocattolo un’altra volta. Bah.
3. Il Che Gue Sarri punta la seconda posizione con la sicumera crassa che è poi tipica della classe proletaria che non disdegna saltuariamente il Paradiso. Vedere il suo Napoli opposto all’abulia insipiente dell’Inter era come guardare Kubrick e subito dopo Oldoini.
4. #Pazzainter #Nagatomo #amalo.
5. Questa rubrica ha appena fondato il Nasp: “No Al Sesto Posto”. Il sesto posto è il Male, vota Renzi e sicuramente ascolta pure i Modà. Quindi, probabilmente, il Milan arriverà sesto. Così sarà già rovinata anche la prossima stagione. Daje.
6. Due punti con Pescara, Empoli e Crotone. E’ davvero un Milan spumeggiante come una 7Up lasciata aperta per mesi nel deserto del Nevada. Il troiaio continua. Tenendo conto che il Milan ne prenderà 74 a Bergamo e in casa con la Roma sarà un miracolo se prenderà un punto, c’è se non altro la speranza che il sesto posto diventi settimo o magari ottavo. Vamos.
7. Ieri ho giocato a Fifa17 con Nardella. Lui ha preso il Milan, io il Tegoleto. A un certo punto Bacca era davanti alla porta sguarnita: ha sbagliato. Da ciò si evince che ormai la Playstation è molto più vera del vero.
8. Perdere con questo Palermo non era facile, ma la Fiorentina ce l’ha fatta. Applausi.
9. Il National Geographic ha stilato ieri la classifica delle dieci cose più inutili in natura. All’ottavo posto c’è Gozi, mentre stupisce che la discografia di Povia abbia meritato solo la quarta piazza. Stabili, al secondo posto, le polemiche di Panucci con Spalletti. Inarrivabili, in prima posizione, le disamine di Pistocchi a pari merito con le “battute” irrisolte di Caressa.
10. Juric che piange, Orfini Pallone d’oro, Muntari che si reinventa Malcom X. Che tempi strani. Ormai l’unica certezza della vita è la bellezza inesausta di Rosario Dawson.