La nuova “tendenza” l’ha scovata l’Independent grazie alla sua responsabile della sezione Viaggi, Julia Buckley. La giornalista inglese ha riportato un episodio, per lei alquanto spiacevole, mentre nel febbraio scorso si trovava nel profondo Nord Europa per osservare l’aurora boreale
“Sul piano etico il culo è più onesto della faccia perché non inganna”. Sarà contento Tinto Brass di fronte alla nuova moda social dei “cheeky exploits”. Infinite e sorprendenti carrellate di scatti fotografici con le chiappe al vento di perfetti sconosciuti finite su una pagina Instagram che conta già parecchie decine di migliaia di follower e la spasmodica attenzione del web. La nuova “tendenza” l’ha scovata l’Independent grazie alla sua responsabile della sezione Viaggi, Julia Buckley. La giornalista inglese ha riportato un episodio, per lei alquanto spiacevole, mentre nel febbraio scorso si trovava nel profondo Nord Europa per osservare l’aurora boreale. Tutto d’un tratto a pochi metri da lei un membro del loro gruppo d’osservazione ha appoggiato l’attrezzatura fotografica spostandosi davanti ad essa di spalle. La Buckley racconta di aver subito pensato: “finalmente qualcuno che osserva questo fenomeno naturale coi suoi occhi”. Invece l’illusione di una poetica del bello si è infranta in un amen nell’esibizionismo mediatico più plateale. Perché il tizio appena lodato si è spogliato e rimanendo con i pantaloni calati fino alle ginocchia e soprattutto con il sedere nudo. Sempre secondo la Buckley la pagina Instagram di Cheeky Exploits verrebbe da un po’ di tempo pubblicizzata tra molti gruppi di viaggiatori, con talmente tanto vigore ed entusiasmo da chi l’ha promossa che quando, sempre secondo il racconto della giornalista, qualcuno ha osato contestarne la diffusione si è beccato del “bacchettone” o del “puritano”.
Due le regole di questa nuova moda: mostrare il “didietro” sena veli e avere come sfondo un panorama mozzafiato, sia che si tratti di un ambiente incontaminato, sia che ci si ritrovi in mezzo a qualche metropoli dove, comunque, è richiesto uno scorcio apprezzabile esteticamente. Basta andare sulla pagina Instagram in questione per capire fin dove il fenomeno abbia attecchito. Si fa dai classici culi di giovani bellezze in mezzo a prati fioriti e cascate, passando per sederoni maschili davvero inquietanti, per finire anche ad esempi tatuati davvero impensabili. Un sottofilone Cheeky è quello di gruppo: almeno metà delle fotografie caricate online ritrae gruppetti di persone, spesso mescolati tra maschi e femmine, mentre mostrano le chiappe nude. Difficile avere uno stick selfie così lungo. Probabile che lo scatto finisca per essere programmato in automatico. Sempre che il cheeky exploits non diventi una questione familiare, ovvero registri la complicità di fidanzati/e, familiari, o perfino passanti coinvolti nel click di nudo più in voga del momento. L’anonimato del possessore di chiappe sarebbe poi garantito dalla posizione di nuca di tutti, o quasi, i soggetti che si fanno ritrarre. Diciamo quasi perché l’esibizionismo social sembra non avere limiti. Infatti ci sono parecchi scatti in cui i protagonisti del cheeky impongono sguardi di profilo col viso, se non addirittura vere e proprie contorsioni del collo per risultare riconoscibilissimi nonostante le terga.
Non è ancora chiaro da dove e da chi sia partito questo nuovo fenomeno social. C’è chi racconta che nasca come una provocazione di un gruppo di artisti statunitensi dediti alla body art, ma che poi il gioco gli sia sfuggito di mano, chi invece opta per una normalissima e volontaria “dimostrazione” di perfetti signori qualunque. Fatto sta che il voyeurismo web ha già mostrato il proprio, solito, volto da maschietto affamato di nudità: le foto con sederi, anche ben torniti, di uomini raccolgono poche centinaia di like; mentre quelle di signore e signorine (spesso viene il dubbio che molte modelle poco conosciute facciano capolino sulla pagina) racimolano migliaia e migliaia di “Mi Piace”.