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Corea del Nord, Pyongyang ancora contro gli Stati Uniti: “Procedono in modo sconsiderato verso la guerra nucleare”

"L'esercito nordcoreano sta osservando attentamente i movimenti militari degli imperialisti americani, ed è pronto a reagire in ogni modo", riferisce la Kcna, l’agenzia di stampa nordcoreana, visto che gli Usa "hanno fatto sorvolare dei bombardieri strategici B-1B sui principali obiettivi della Corea del Nord"

“Gli imperialisti americani stanno procedendo in modo sconsiderato verso una guerra nucleare nella penisola coreana“. Ennesimo attacco di Pyongyang agli Stati Uniti d’America al culmine di un’escalation di minacce e avvertimenti cominciata ormai da parecchie settimane. “L’esercito nordcoreano sta osservando attentamente i movimenti militari degli imperialisti americani, ed è pronto a reagire in ogni modo”, riferisce la Kcna, l’agenzia di stampa nordcoreana, visto che gli Stati Uniti  “hanno fatto sorvolare dei bombardieri strategici B-1B sui principali obiettivi della Corea del Nord”.

Appena ieri il presidente Donald Trump, si era detto disponibile ad un incontro con Kim Jong Un. “Se per me fosse appropriato incontrarlo, lo farei assolutamente, sarei onorato di farlo”, ha detto Trump intervistato da Bloomberg sul suo sito. “Se fosse, lo ripeto, nelle giuste circostanze. Ma lo farei”, ha detto ancora il presidente Usa. “La maggior parte dei politici non lo direbbe mai – ha proseguito – “ma io lo dico, nelle giuste condizioni lo incontrerei. Abbiamo breaking news”.

La Corea del Nord, in ogni caso, è stata effettivamente sorvolato da forze aeree americane, giapponesi e sudcoreane. Il portavoce del ministero della Difesa di Seul ha spiegato che le esercitazioni congiunte sono state condotte a scopo di deterrenza nei confronti delle provocazioni di cui si è resa protagonista la Corea del nord e per mettere alla prova la prontezza di risposta ad un eventuale nuovo test nucleare. Appena due giorni fa la Corea del Nord ha lanciato un nuovomissile balisticoIl test era fallito e il razzo, probabilmente del tipo  Kn-17 a medio raggio, lanciato da una regione a nord della capitale verso il mar del Giappone, è esploso in volo pochi minuti dopo, senza “rappresentare una minaccia per il Nord America”, come sottolineato dal comando Usa nel Pacifico.

Quello di Kim era comunque un segnale indirizzato a Washington, l’ennesimo di un lungo braccio di ferro a colpi di minacce e dichiarazioni.  E infatti era arrivata subito la risposta dello stesso Trump: “La Corea del nord ha mancato di rispetto agli auspici della Cina e al suo rispettato presidente lanciando, anche se senza successo, un missile”. Intanto erano iniziate le esercitazioni navali comuni tra la Corea del sud e una squadriglia di navi americane, tra cui un sommergibile nucleare, guidate dalla portaerei Carl Vinson, inviata verso le coste coreane proprio per rispondere alle provocazioni di Pyongyang.