Enrico Laghi ha lasciato la poltrona di sindaco di Unicredit il 2 maggio. Salvo poi immediatamente rimpiazzarla con quella di commissario straordinario dell’Alitalia, accanto al manager gradito alle banche, Luigi Gubitosi, e all’ingegnere nucleare Stefano Paleari. La circostanza non è però piaciuta al Codacons che in un esposto ha chiesto all’Anac di verificare l’esistenza di “potenziali conflitti di interesse” visto che Unicredit è socio e creditore di Alitalia. Senza contare che Laghi ha anche ricoperto l’incarico di amministratore della Cai dei capitani coraggiosi e di presidente del consiglio di amministrazione di Midco spa, la scatola con cui le Poste di Francesco Caio hanno investito nell’avventura Alitalia.
Non solo. Il commercialista romano, classe 1969, è noto nella Capitale per essere il “re dei collegi sindacali” con oltre un centinaio di incarichi cumulati in un ventennio di lavoro. Al momento ha all’attivo più di una ventina di poltrone in società di primo piano della finanza italiana. Prime fra tutte l’Ilva di cui è commissario straordinario e al cui incarico si aggiungono quelli di presidente del consiglio della società del mattone Beni Stabili, amministratore di Burgo group e di B4 holding srl, oltre che di numero uno del collegio sindacale di Acea. Un’intensa attività che Laghi svolge a latere della carriera accademica: il neocommissario Alitalia è professore di Economia aziendale della Sapienza, presidente del corso di laurea magistrale in Economia aziendale e docente di Analisi contabile al corso superiore della scuola di Polizia tributaria della Guardia di Finanza.
Per Laghi gli impegni insomma non mancano. E non sono mai mancati sia nel mondo della finanza milanese che in quello delle società pubbliche romane. Dopo la laurea all’Università La Sapienza nel 1992, il neocommissario Alitalia ha collezionato poltrone in Telecom, Rai e poi ancora in filiali di Eni, Pirelli e persino nell’istituto di credito giapponese Nomura. Ma è grazie alle amicizie del mondo bancario che Laghi ha fatto il grande salto di qualità. Non è un mistero infatti l’intesa con l’ex amministratore delegato di Unicredit, Federico Ghizzoni, che, dopo averlo voluto sindaco in Unicredit, sponsorizzò anche il suo nome per l’incarico di presidente del consiglio di amministrazione di Midco. Con un’esperienza così solida e tante entrature romane, si sono moltiplicati anche gli incarichi nella Capitale: Laghi è stato consigliere della romana Saipem ed anche presidente del collegio sindacale della multiutility Acea, controllata dal Comune di Roma.
Insomma il lavoro non è mai mancato. Il denaro nemmeno, visto che per il solo incarico in Acea Laghi ha ricevuto nel 2016 un compenso di poco superiore ai 167mila euro spuntando anche un rinnovo triennale nell’assemblea del 28 aprile dello scorso anno. Il tempo invece è sempre troppo poco. Soprattutto se si è impegnati a vigilare negli incarichi sindacali o a svolgere il delicato incarico di commissario straordinario di grandi aziende in crisi come Ilva o Alitalia nell’interesse dei cittadini.