Ponti e festività del mese scorso frenano le immatricolazioni, calate del 4,6%. Molti analisti (ma non tutti) lo ritengono un fatto contingente, prevedendo un'accelerazione della crescita già da maggio. Una corsa verso l'obiettitivo stimato di fine anno: lambire i due milioni di vendite
Possono la Pasqua, e soprattutto i vari Ponti annessi e connessi, incidere sulle vendite di automobili? Pare si, visto che ad aprile il mercato italiano ha registrato un calo del 4,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con 160.259 vetture immatricolate. E che quasi tutti gli addetti ai lavori concordano nell’addossare la colpa della frenata alle due giornate lavorative perse in virtù delle festività occorse.
Non mancano, per la verità, voci meno allineate come quella della Federauto, che per bocca del suo presidente Filippo Pavan Bernacchi parla di minore afflusso di visite nelle concessionarie, prevedendo “una decelerazione della crescita e la chiusura dell’anno con un incremento dell’8%“. E non di oltre il 9%, come previsto e come vedremo più avanti. E anche l’Osservatorio mensile di Findomestic, nondimeno, segnala una diminuzione nelle intenzioni di acquisto per il comparto automotive.
Comunque sia, la notizia cade come una specie di fulmine a ciel sereno, visto che da ben 34 mesi consecutivi il registro delle immatricolazioni mostrava il segno “più”. Fatto che prima ha indotto gli analisti a indicare (e nonostante il segno negativo di aprile a confermare), proprio il 2017 come l’anno che riporterà i volumi delle vendite a lambire i due milioni di veicoli: soglia inimmaginabile fino a pochi anni fa. Se così sarà, la crescita riprenderà già da maggio.
L’ottimismo viene anche dal dato relativo al quadrimestre, che racconta di 743.321 auto immatricolate: quasi l’8% in più rispetto ai primi quattro mesi del 2016. E che proietta le stime di fine anno verso il traguardo illustrato dal neo presidente dell’Unrae (l’associazione dei costruttori esteri) Michele Crisci: “grazie a un primo trimestre già più alto delle aspettative e al miglioramento dello scenario macroeconomico atteso per i prossimi mesi, la previsione elaborata dal nostro Centro Studi e Statistiche indica un totale anno a 1.996.000 vetture, in crescita del 9,3%, con circa 170.000 unità aggiuntive rispetto alle 1.825.700 vetture dell’intero 2016″.
Per quanto riguarda i singoli costruttori, infine, va detto che anche FCA ad aprile è calata. Ma meno del mercato, con il suo 4,02%. Il che non intacca più di tanto il risultato positivo del primo quadrimestre, che ha visto le vendite del sodalizio italo-americano crescere del 9,62% nel nostro Paese così come la quota di mercato, ora del 29,49%. Per quanto riguarda i marchi stranieri, a performare meglio nei primi quattro mesi dell’anno sono stati, nell’ordine, Volkswagen (54.429 vetture), Ford (53.546) e Renault (49.141).