“Non metterei assolutamente la mano sul fuoco nell’escludere rapporti di collusione tra qualche Ong e trafficanti di uomini. Ma non l’ho fatto sin dal primo momento”. Sono le parole pronunciate ai microfoni di Mix24 (Radio24) dal sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini, a proposito del caso Ong. E aggiunge: “Perché dovrei meravigliarmi che una Ong non sia fedele al suo compito, quando ci sono mamme che si chiamano Aldrovandi e Cucchi e che contavano sulle forze dell’ordine per la tutela dei propri figli e invece se li sono ritrovati ammazzati da uomini infedeli allo Stato?”. Il sindaco siciliano, però, critica fortemente la posizione dei 5 Stelle: “La posizione assunta da Luigi Di Maio e da tutto il M5S mi sembra ignobile, perché è chiaramente e vilmente strumentale. Soffiano sulle paure delle persone e hanno generalizzato. In questi giorni c’è stato davvero un capovolgimento di valori e di priorità. Le Ong hanno cominciato improvvisamente a operare in alto mare, spostandosi sempre più a sud. E’ questo che dobbiamo chiederci. E lo hanno fatto perché nell’aprile del 2015″ – spiega – “ci fu il più grande naufragio del Mediterraneo con 900 morti e prima ancora c’erano stati altri naufragi con numeri superiori di vittime. Quindi, i temi sono la tratta degli esseri umani, i morti e come far finire questa strage in mare. Le Ong sono andate a coprire un vuoto, che non dovrebbe esistere. E quel vuoto non solo non dovrebbe essere coperto dalle Ong, ma neppure soltanto ed esclusivamente dalla Marina Militare Italiana e dalla Guardia Costiera Italiana. Mi aspetto che la politica italiana parli di questo e che su questo sia unita”. Nicolini si sofferma poi sul processo relativo al tragico naufragio di Lampedusa del 3 ottobre 2013, in cui morirono almeno 366 persone: “La tratta degli esseri umani è un business internazionale potentissimo, insieme a mafia e droga. A seguito di quel processo, furono arrestati in Italia molti componenti dell’organizzazione criminale che organizzò quel viaggio. Il bravissimo procuratore della Dda, Calogero Ferrara, che istruì quel processo, chiese di cooperare alla Germania, dove sono stati individuati componenti di quella organizzazione criminale. Ma la Germania non collabora“. E chiosa: “Se fossi in Di Maio e tra quelli che hanno l’ardire di voler governare questo Paese, mi concentrerei sul comprendere bene questi fenomeni e sul trovare gli strumenti di lotta che servono, non sul colpire le Ong solo perché tra loro ci sarà qualcuno che sbaglia”
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