“Non capisco perché si debba distinguere tra rifugiati e migranti economici. Se uno muore di fame, non dovrebbe migrare?”. A rivendicarlo è l’ex presidente del Consiglio Romano Prodi, nel corso di un intervento alla Conferenza interparlamentare dei Paesi G7/G20. “Le migrazioni vanno guidate e regolamentate. Dalla seconda guerra mondiale e fino al 1980 in Europa non arrivava alcun migrante. Dal 1980 in poi i migranti verso l’Europa sono 1,5 milioni ogni anno e i numeri stanno aumentando. D’altronde l’età media in Italia è 46 anni e presto arriveremo a 50 anni. In Africa ci sono Paesi in cui l’età media è 17-18 anni”. L’ex Presidente della Commissione Ue ha mostrato diversi dati: “In Germania, Spagna, Italia e Polonia la popolazione sta diminuendo. L’Italia perderà 6 milioni di abitanti. L’Africa raddoppierà la sua popolazione entro il 2050. Come non vedere che le migrazioni sono un aspetto enorme della vita mondiale?” Il Professore ha poi attaccato: “A rendere politicamente caldo il tema dei flussi migratori è la paura che muove molti voti“, ma rende la gestione del fenomeno “più complesso” e “condiziona il comportamento dei governi e dei leader politici in cerca di consensi, rendendo difficile l’integrazione dei migranti nei paesi ospitanti”.