Il direttore artistico di Radio Deejay a La Stampa dice che il talent di Sky è "un moribondo" pronto "ad abbassare ancora il livello" nella nuova collaborazione con Rtl, che "ci si è buttata sopra con l'eleganza che la contraddistingue"
“Rtl si è buttata sopra” a X Factor “con l’eleganza che la contraddistingue e noi siamo lieti di lasciarle spazio, così Kekko dei Modà avrà qualche altra canzone da scrivere”. È un Linus al vetriolo quello che a La Stampa parla della fine della collaborazione della sua Radio Deejay con X Factor, dando la sua opinione anche su Rtl, nuova partner del talent musicale e radio più ascoltata in Italia. “Per come fa la radio Rtl – continua Linus – inserire nella programmazione altre 20 canzoni ‘riempitive’ non cambia nulla”. Perché “il loro è un ipermercato della musica: se sono contenti così, affari loro. E se sono contenti a X factor, vuol dire che sono pronti ad abbassare ancora il livello“.
Sì, perché il talent di Sky dal lato musicale “purtroppo non va da nessuna parte e mostra gli anni che ha”, spiega Linus. “Nel resto del mondo X Factor non esiste praticamente più, l’Italia sta tenendo in vita un moribondo. Non ricordo nemmeno chi ha vinto l’anno scorso o quello prima. Non è successo niente da Mengoni in poi, con l’eccezione di Francesca Michielin. Due che – conclude il dj e presentatore – ce l’avrebbero fatta anche senza talent”.
E Linus parla anche di una possibile conduzione di Sanremo al fianco di Nicola Savino, storico collega e conduttore del Dopofestival. “Credo che saprei farlo – afferma Linus – in maniera dignitosa. Ma – puntualizza – non me lo chiederanno mai”.