Un insulto razzista in cuffia contro il giocatore juventino Mehdi Benatia, che decide di abbandonare il collegamento con Rai Sport. Parole (“marocchino di m…”) che il pubblico non ha sentito ma che hanno fatto scoppiare il caso in Rai. Viale Mazzini esprime solidarietà al difensore bianconero, ma esclude che la frase razzista sentita in cuffia durante la sua intervista dopo il derby tra Juventus e Torino sia stata pronunciata da un suo dipendente.
Il difensore bianconero, in collegamento dallo Stadium per commentare il pareggio, ha sentito l’insulto in cuffia. “Chi ha parlato dietro? Chi ha detto questo?”, ha detto, mentre la conduttrice Sabrina Gandolfi lo invitava a proseguire perché c’erano “problemi tecnici”. Oltre all’insulto razzista, il giocatore ha sentito in cuffia anche un altro commento offensivo (“Ma che c… stai dicendo”), proveniente dalla stessa voce ancora non identificata. E a quel punto ha deciso di andarsene.
La Rai in una nota si è detta “sinceramente dispiaciuta per il deplorevole episodio di razzismo che ha coinvolto il calciatore della Juventus Benatia durante la trasmissione e Calcio Champagne che per fortuna non è stato accessibile ai telespettatori non essendo andato in onda – si legge -. Rai ha messo in moto tutte le verifiche del caso per individuare il responsabile dell’accaduto e al momento gli approfondimenti tecnici istruiti portano a escludere che a pronunciare le inaccettabili frasi possa essere stato un dipendente dell’azienda. La ricerca andrà comunque avanti ma vista la gravità dell’accaduto Rai porge intanto la sua piena e totale solidarietà al calciatore e alla società per cui è tesserato”.