Amazon si è accordata con l’Unione europea e gli editori tirano un respiro di sollievo. La Commissione, infatti, ha deciso di accogliere la proposta della società americana e chiudere il dossier aperto nel 2015 dall’Antitrust. La società di Jeff Bezos ha trovato l’accordo proponendo di rivedere le clausole dei contratti relative ai libri digitali quali, ad esempio, quella che obbligava gli editori a informare e offrire ad Amazon condizioni simili o addirittura più favorevoli rispetto a quelle accordate ai suoi concorrenti.
Le informazioni riguardavano prezzi, modello commerciale di distribuzione, innovazioni sul libro digitale e azione promozionale. Gli impegni avranno valore per cinque anni per i libri digitali, in qualsiasi versione linguistica, distribuiti nello spazio economico europeo. E se il Gruppo non dovesse seguire quanto concordato, potrà essere multato per un importo pari al 10% del suo fatturato.
Vale la pena di ricordare che il mercato degli ebook europeo, secondo gli analisti, vale un miliardo di euro. A proposito di fatturato, la regina delle vendite online è sotto la lente del fisco italiano. L’accusa è di aver evaso 130 milioni di euro. I responsabili di Amazon hanno risposto, come si era prevedibile, “tutto pagato”; probabilmente è la stessa risposta che aveva dato anche Google e che dovrà versare 306 milioni di euro all’erario. Alcuni esperti sostengono che se tutte le società Hi-Tech versassero quanto dovuto, l’Agenzia delle Entrate sarebbe più ricca di almeno 4/5 miliardi di euro.
Ed ora spostiamo l’attenzione sul self publishing, un fenomeno che in Italia riscuote molto successo. Nel 2015 il 41% degli e-book pubblicati erano in self publishing (in totale 25.817 titoli) contro il 1,2% del 2010 (146 titoli). I titoli autopubblicati rappresentano circa il 9% della produzione editoriale complessiva (il 7% nel 2010). Con qualche cautela, si può stimare che circa 27-28 mila persone hanno scritto e si sono autopubblicate nei vari formati negli ultimi anni.
Dei self publisher in realtà si sa poco. SELFPQ16 ed Extravergine d’autore hanno cercato di raccogliere informazioni con un questionario online. I risultati sono stati presentati lo scorso aprile a Tempo di Libri. In sintesi emergono due dati importanti: è una scelta e c’è una ricerca di qualità. Il 48,9% dei partecipanti, ha preferito il self publishing perché vuole essere un autore indipendente e non come seconda scelta rispetto all’editoria tradizionale. La qualità sta diventano un priorità, infatti, aumentano gli autori che si rivolgono ai professionisti del settore. L’editing è il servizio più richiesto. Questo significa che l’editoria indie sta uscendo dalla fase “embrionale” e si sta avviando verso lo stadio successivo, in cui si iniziano a definirne i contorni.
Infine un successo: quello di Milano da leggere, il progetto del Sistema Bibliotecario del Comune che consente di scaricare gratis ebook. Da 13 marzo sono stati scaricati circa 50mila ebook: il più gettonato Gli angeli di Lucifero del giornalista esordiente Fabrizio Carcano con 6.855 download, seguono Assassinio in libreria di Lello Gurrado e Il giallo di via Tadino di Dario Crapanzano rispettivamente con 5.791 e 5.687 scarichi. L’iniziativa si concluderà il 31 maggio, quindi avete tutto il tempo per costruirvi la vostra libreria digitale.