Il gigante californiano torna nuovamente davanti alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea dopo la famosa sentenza Costeja del 2014 che aveva “sdoganato” il diritto all’oblio su Internet. Questa volta il motore di ricerca finisce a processo in Lussemburgo per motivi di copyright.
Un tribunale di Berlino, infatti, ha rinviato alla Corte di giustizia europea una controversia tra gli editori tedeschi e Google. L’azienda è accusata di abusare del suo potere di mercato perché si rifiuta di pagare il diritto d’autore sugli articoli di giornale che pubblica all’interno di Google News. Il più grande editore di quotidiani tedesco, Axel Springer, e altri quaranta editori avevano perciò fatto causa a Alphabet Inc di Google contestando la “concorrenza sleale”.
Lo scontro tra Google e gli editori tedeschi si è fatto molto acceso dal 2013 in poi, quando il gigante californiano è stato oggetto di diversi procedimenti per il copyright degli articoli apparsi in rete. La questione ha ovviamente un rilevante impatto economico: gli editori vogliono avere il diritto esclusivo all’uso commerciale dei loro contenuti, e parte di essi, salvo il caso di singole parole o piccoli frammenti di testo.
Il tribunale di prima istanza aveva respinto l’accusa, affermando che il modello di business di Google era una proposta “win-win” per entrambe le parti. Non esiste dunque un diritto d’autore “ancillare” a quello ordinario d’autore e quindi agli editori non spetta il versamento di un indennizzo per la pubblicazione delle notizie su Google News.
Lo scorso anno gli editori avevano fatto appello, oggi il tribunale dà loro ragione rinviando alla Corte di giustizia. Intanto impazza il dibattito pubblico sulla proposta di regolamentazione del problema ad opera della Commissione europea, che dovrebbe portare tra giugno e la fine dell’anno a una soluzione concreta.