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Parigi, evacuata la Gare du Nord: operazione della polizia per cercare tre sospetti. Passeggeri bloccati su Tgv per tre ore

Dalle 23.15 circa alle 2.30 del mattino lo scalo è stato chiuso al pubblico per consentire una serie di perquisizioni sul treno proveniente da Valenciennes. Testimoni a ilfattoquotidiano.it: " ci siamo spaventati, gli agenti correvano e gridavano alle persone di uscire mentre noi eravamo bloccati". Tra i ricercati anche Tarik Jadaoun, della cellula jihadista belga di Verviers

Gli agenti di polizia sono entrati nella hall della Gare du Nord a Parigi poco dopo le 23 e 15 e hanno fatto allontanare tutte le persone presenti nella hall. Quindi hanno iniziato le perquisizioni del Tgv proveniente da Valenciennes, a nord della Capitale e hanno bloccato i passeggeri dentro i vagoni in attesa di fare le verifiche necessarie. L’imponente operazione di polizia, secondo le prime informazioni, aveva come obiettivo tre sospetti, ritenuti “pericolosi” che negli ultimi giorni sono stati avvistati tra Parigi, Bourdeaux e Marsiglia. Soggetti con la “fiche S”, insomma: tra questi anche Tarik Jadaoun, della cellula jihadista belga di Verviers. Alla Gare du Nord sono intervenuti anche due veicoli della Bri, la Brigade de recherche et intervention, corpo speciale con funzioni giudiziarie e di intervento sul territorio. L’isolamento della Gare du Nord è durato fino alle 2.30 del mattino, quando i passeggeri rimasti sul treno hanno potuto recuperare i bagagli e lasciare la stazione. I tre sospetti non sono stati individuati. 

“Abbiamo subito capito che stava succedendo qualcosa di grosso”, ha raccontato a ilfattoquotidiano.it uno dei testimoni presente sul Tgv da Valenciennes. “All’improvviso hanno bloccato tutte le uscite del Tgv e siamo rimasti per lungo tempo in attesa che finissero le perquisizioni. Poi ci hanno fatto allontanare in attesa di poter tornare a prendere le valigie. Una borsa non è stata recuperata da nessuno, ma non so dire di chi fosse”. La signora Vanessa invece, 42 anni e mamma di due figli di 8 e 11 anni, alle 23.15 era appena arrivata nella hall per aspettare i due bambini di ritorno con il treno di Londra: “Non ho fatto in tempo a entrare”, ha spiegato, “che gli agenti mi hanno chiesto di andarmene. Ma io ho detto che senza i miei bambini non avrei lasciato la stazione. Poi grazie a un’altra mamma che era arrivata prima di me, ho potuto riabbracciarli. Erano molto spaventati e hanno pensato subito fosse stato un attentato. Sono molto sensibili dopo tutto quello che succede in questa città”.