Oltre cento immobili in disuso o in stato di abbandono lungo le vie del cicloturismo. Vecchie case cantoniere, locande, masserie, ostelli, ma anche piccole stazioni, caselli idraulici, ex edifici scolastici, torri, palazzi storici, monasteri e antichi castelli, da recuperare e dati in concessione gratuita pronti a diventare strutture turistiche da scoprire rigorosamente a piedi o in bicicletta. È il progetto di Valore Paese-Cammini e Percorsi, il progetto dell’Agenzia del Demanio, con Mibact e Mit, per promuovere l’idea di un turismo lento ed esperienziale, più consapevole e di qualità, sfruttando oltre 43 immobili pubblici gestiti dall’Agenzia del Demanio, 50 degli Enti territoriali e 10 di Anas dislocati lungo gli itinerari storico-religiosi e i percorsi ciclopedonali da Nord a Sud dello Stivale. Si va dalla Via Appia, alla Via Francigena, passando per il Cammino di Francesco, il Cammino di San Benedetto e le ciclovie Vento, Sole e Acqua (Acquedotto Pugliese).
Mediante bandi di gara pubblicati dal Demanio entro l’estate, gli immobili saranno dati in concessione gratuita (9 + 9 anni) o in concessione di valorizzazione (fino a 50 anni) per essere trasformati in piccoli hotel, punti ristoro, centri di assistenza, luoghi per attività ricreative, culturali e di formazione, botteghe artigianali, perfino spa o presidi medici, al fine di rispondere alle esigenze di sosta, permanenza, svago e relax di turisti, pellegrini e ciclisti. Per aumentare il coinvolgimento popolare al progetto e costruire bandi ad hoc, dal 9 maggio al 26 giugno sul sito agenziademanio.it sarà possibile partecipare a una consultazione pubblica in cui confluiranno i suggerimenti e le idee di tutti gli interessati, dai giovani ai pellegrini, dai bikers fino al terzo settore e all’imprenditoria.
Il progetto, che rientra nel Piano Strategico del Turismo e del Piano Straordinario della Mobilità turistica, punta a potenziare l’offerta turistico-culturale, decongestionando le destinazioni già sovraffollate. E prevede il coinvolgimento di operatori privati o imprese, cooperative e associazioni composte in prevalenza da giovani under 40 che faranno ‘cambiare pelle’ alle strutture coinvolte. Dopo il 2017, il progetto sarà replicato anche nel 2018 e nel 2019, sempre dando in concessione 100 immobili ogni anno. Dal Mibact inoltre arriveranno 3 milioni di euro (attraverso 4 bandi) per fornire un tutoraggio alle start up che parteciperanno al progetto e accompagnarle nei primi 2 anni di vita.