Il progetto di legge è stato approvato dall'assemblea legislativa il 9 maggio scorso. Astenuti Lega Nord, Fratelli d'Italia e gruppo Misto-Mdp. Colpiti anche gli ex Bersani ed Errani. Si prevede un risparmio di oltre un milione di euro nei prossimi tre anni
In Emilia-Romagna via libera alla riduzione dei vitalizi anche per gli ex consiglieri e assessori regionali. L’assemblea legislativa a maggioranza dem, il 9 maggio scorso, ha approvato il progetto di legge che interviene sui privilegi degli ex, tra cui risultano anche l’ex consigliere e presidente di Regione Pierluigi Bersani e l’ex governatore Vasco Errani. Hanno votato a favore, oltre al Pd, i 5 stelle e Sinistra italiana; mentre si sono astenuti Lega Nord, Fratelli d’Italia e gruppo Misto-Mdp. “Dopo aver eliminato, primi in Italia, i vitalizi ai consiglieri in carica e a quelli futuri”, ha detto in Aula la relatrice Manuela Rontini , “vogliamo ora approvarne una revisione organica, riducendo la spesa pubblica con principi di equità e di solidarietà”. La nuova norma prevede l’innalzamento dell’età per il vitalizio (dagli attuali 60 all’età della ‘normale’ pensione di vecchiaia dei lavoratori dipendenti delle pubbliche amministrazioni), la non cumulabilità con istituti analoghi e una riduzione per la durata di un triennio, del 6 per cento per la parte oltre 1.000 euro e fino a 1.500 euro, del 9% per la parte oltre 1.500 euro e fino a 3.500 euro, e del 12% per la parte oltre 3.500 euro.
Sul sito dell’Assemblea legislativa, inoltre, saranno pubblicati i nomi degli ex consiglieri ed ex assessori regionali che percepiscono il vitalizio. Nei prossimi tre anni, il risparmio calcolato, sarà di oltre un milione di euro, risorse che saranno destinate prioritariamente, come prevede la norma approvata, al finanziamento delle politiche di sicurezza, legalità e qualità del lavoro, sostegno al microcredito per lo sviluppo dell’imprenditorialità, reinserimento lavorativo e inclusione sociale. Le misure contenute nella riforma puntano alla riduzione della spesa in continuità con la legge regionale n.1 del 12 marzo 2015, la prima approvata in questa legislatura con il voto unanime dell’Aula e che portò la Regione Emilia-Romagna, prima in Italia, a ridurre l’indennità di carica mensile dei consiglieri, a sopprimere il fondo per le spese di funzionamento dei Gruppi e ad eliminare l’indennità di fine mandato, oltre, appunto, alla cancellazione dei vitalizi.
La riduzione dei vitalizi anche per gli ex consiglieri era stata più volte sollecitata dalle opposizioni. Oggi esulta il presidente Pd Stefano Bonaccini: “Le nuove regole approvate oggi si collocano nel solco sia dei provvedimenti voluti dall’Assemblea legislativa con il contributo di tutti, maggioranza e opposizione, sia di quelli già assunti dalla Giunta regionale, che ha fatto della sobrietà il cardine della propria azione di governo”. Bonaccini ha anche sottolineato come il suo mandato si sia aperto con un “taglio netto, pari a 15 milioni di euro, ai costi della politica, a cui si aggiungeranno i risparmi, circa 36 milioni, ottenuti entro la fine della legislatura grazie alla riorganizzazione dell’Ente, a partire dal dimezzamento delle direzioni generali”.