Politica

Sondaggi, l’inerzia delle primarie spinge un altro po’ il Pd: con i Cinquestelle ricomincia il testa a testa

I dati di Index per PiazzaPulita e Ixè per Agorà. M5s stabile, democratici ancora in tendenza positiva anche se secondo gli esperti la spinta si sta esaurendo. Ma la prima forza resta il centrodestra unito. Renzi guadagna 3 punti in un mese nell'indice di gradimento dei leader

La spinta delle primarie si sta esaurendo, dicono gli esperti, intanto però per inerzia il Pd si avvicina un altro po’ ai Cinquestelle e in certi casi a superarli. Lo dicono i sondaggi Index per PiazzaPulita e Ixè per Agorà. Secondo l’istituto diretto da Natascia Turato il M5s è praticamente stabile (+0,1 per cento) e tocca il 29,5. Continua in tendenza positiva il Pd (+0,3), ma si ferma poco sopra al 27 per cento. Per Ixè, invece, la frenata del M5s da una parte e la crescita per via dell’energia delle primarie dall’altra ha prodotto questa settimana il controsorpasso del Pd sui Cinquestelle: i democratici sono al 28,4 dopo aver guadagnato mezzo punto, mentre i grillini restano quasi fermi al 28,1 (perdono solo lo 0,1).

Il centrodestra, nel frattempo, sembra vivere il consueto travaso di voti interno: i voti che perdono Lega Nord e Fratelli d’Italia vengono recuperati da un’altra parte da Forza Italia, secondo i dati di Ixè. Il contrario accade secondo le cifre di Index Research: qui la Lega è stabile, Fratelli d’Italia perde qualcosa che rientra da Forza Italia. In totale, ad ogni modo, l’alleanza di centrodestra raccoglierebbe comunque tra il 28,2 e il 30,2, vale a dire una quota sensibilmente maggiore sia del M5s sia del Pd.

Tra gli altri partiti perdono colpi sia Sinistra Italiana che Mdp che secondo Ixè in una settimana viene giù addirittura di oltre mezzo punto. Resta a cavallo della linea di galleggiamento Alternativa Popolare di Angelino Alfano che secondo Index non riuscirebbe a superare la soglia di sbarramento, mentre per Ixè se la caverebbe di poco.

Tra i leader, secondo Index, Matteo Renzi resta quello con l’indice di gradimento più alto e anzi, dopo le primarie, rafforza la propria posizione. Il neosegretario del Pd guadagna 3 punti in un mese e ora è al 28 per cento, davanti a Luigi Di Maio (22), Beppe Grillo e Matteo Salvini a pari merito al 20, Silvio Berlusconi che guadagna un punto.