4 Perché si può fare uno show con gli attributi senza troppe sovrastrutture e che non duri 5 ore
Fossimo dirigenti televisivi, autori, produttori e capistruttura, seguiremmo la finale dell’Eurovision con attenzione maniacale, prendendo continuamente appunti. Si tratta, infatti, di uno spettacolo perfetto, televisivamente efficace, pur senza ammorbare il pubblico con continui siparietti che nulla hanno a che fare con il motivo per cui sono tutti lì, nell’arena di Kiev, a cantare e divertirsi. È il contrario del Festival di Sanremo, insomma, nonostante da decenni ci raccontino che a noi l’Eurovision Song Contest non serve perché abbiamo già il Festivàl. E invece l’Eurovision è l’antitesi di Sanremo, proprio perché costruito con ritmo, senza sovrastrutture e perdite di tempo inutili, senza la liturgia rivierasca che ogni anno ci costringe a stare davanti alla tv per 4 o 5 ore. Sono le esibizioni a essere ricche di spunti, colori, sorprese. Tutto il resto è contorno snello e veloce. Proprio come dovrebbe succedere a Sanremo, insomma.