L’avete sentita l’ultima? Non è una bufala, né una provocazione. È, semmai, la realtà che ormai ha superato la fantasia: e che ha, di fatto, reso plausibile l’inimmaginabile. Per i giorni del G7 in Sicilia, i signori filantropi del mondialismo classista e del cosmopolitismo della libera circolazione delle merci e delle persone mercificate hanno deciso: sono sospese le deportazioni di massa. Pardon, gli sbarchi di massa di migranti dalle coste africane. Avete capito bene: le cose stanno così.
Due rilievi telegrafici si impongono:
1. Ma dunque non è vero, signori del mondialismo e globalizzatori della competitività, che i processi di immigrazione di massa non possono essere controllati e regolati, a beneficio sia dei migranti (con annesse tragedie per mare), sia degli italiani. Addirittura, su vostra decisione, possono essere bloccati in toto. Non sempre, sia chiaro: solo quando lor signori lo desiderano, giusto per il tempo di un aristocraticissimo summit per miliardari cosmopoliti che si danno convegno a Taormina. Perché dunque – vi chiediamo sommessamente – per tutto il resto dell’anno avete deciso che i flussi non possono essere controllati e che essi sono “irreversibili”, per impiegare la vostra parola prediletta?
2. È evidente ormai: i signori del mondialismo classista deportano schiavi migranti per:
a. abbassare il costo della forza lavoro;
b. creare lotte orizzontali tra gli ultimi (migranti vs autoctoni);
c. imporre il nuovo profilo antropologico dell’homo migrans et globalis (aspirando non a integrare i migranti, ma a rendere come i migranti gli autoctoni).
E poi, ovviamente, allorché devono fare i loro sfarzosi summit a Taormina, si adoperano senza difficoltà per tenere a debita distanza le nuove plebi della mondializzazione, gli “sdentati” (Hollande) e “deplorevoli” (H. Clinton) che arrivano coi barconi dall’Africa. Perché – diciamolo – lor signori ci odiano: odiano le plebi pauperizzate – migranti o autoctone (ancora per poco) che siano – odiano gli ultimi, odiano il popolo nel suo insieme, odiano chiunque non sia della ristretta cerchia dell’élite e del suo clero intellettuale prezzolato.
Li odiano quanto più dicono, a summit concluso, che occorre integrare e accogliere.
Diego Fusaro
Filosofo
Società - 15 Maggio 2017
G7 di Taormina, al summit per miliardari non sono ammesse le (nuove) plebi
L’avete sentita l’ultima? Non è una bufala, né una provocazione. È, semmai, la realtà che ormai ha superato la fantasia: e che ha, di fatto, reso plausibile l’inimmaginabile. Per i giorni del G7 in Sicilia, i signori filantropi del mondialismo classista e del cosmopolitismo della libera circolazione delle merci e delle persone mercificate hanno deciso: sono sospese le deportazioni di massa. Pardon, gli sbarchi di massa di migranti dalle coste africane. Avete capito bene: le cose stanno così.
Due rilievi telegrafici si impongono:
1. Ma dunque non è vero, signori del mondialismo e globalizzatori della competitività, che i processi di immigrazione di massa non possono essere controllati e regolati, a beneficio sia dei migranti (con annesse tragedie per mare), sia degli italiani. Addirittura, su vostra decisione, possono essere bloccati in toto. Non sempre, sia chiaro: solo quando lor signori lo desiderano, giusto per il tempo di un aristocraticissimo summit per miliardari cosmopoliti che si danno convegno a Taormina. Perché dunque – vi chiediamo sommessamente – per tutto il resto dell’anno avete deciso che i flussi non possono essere controllati e che essi sono “irreversibili”, per impiegare la vostra parola prediletta?
2. È evidente ormai: i signori del mondialismo classista deportano schiavi migranti per:
a. abbassare il costo della forza lavoro;
b. creare lotte orizzontali tra gli ultimi (migranti vs autoctoni);
c. imporre il nuovo profilo antropologico dell’homo migrans et globalis (aspirando non a integrare i migranti, ma a rendere come i migranti gli autoctoni).
E poi, ovviamente, allorché devono fare i loro sfarzosi summit a Taormina, si adoperano senza difficoltà per tenere a debita distanza le nuove plebi della mondializzazione, gli “sdentati” (Hollande) e “deplorevoli” (H. Clinton) che arrivano coi barconi dall’Africa. Perché – diciamolo – lor signori ci odiano: odiano le plebi pauperizzate – migranti o autoctone (ancora per poco) che siano – odiano gli ultimi, odiano il popolo nel suo insieme, odiano chiunque non sia della ristretta cerchia dell’élite e del suo clero intellettuale prezzolato.
Li odiano quanto più dicono, a summit concluso, che occorre integrare e accogliere.
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Roma, 12 mar (Adnkronos) - "Il voto sofferto che ha per fortuna escluso il “no” ma che ha diviso il gruppo dei democratici in Europa oggi ci impone di aprire subito nel partito quel confronto e quella discussione che non si sono svolte nei giorni immediatamente successivi alla crisi internazionale e precedenti la proposta Von Der Leyen. Il partito democratico ha bisogna di discutere e questo non è avvenuto abbastanza". Lo dice la senatrice dem Sandra Zampa.
"Quando ci si deve confrontare con una questione così grande quale è oggi il tema della sicurezza dell’Europa, delle generazioni future, della pace e di come la si garantisce, del rapporto con il resto della famiglia socialista in Europa, si deve avere la pazienza e la disponibilità di discutere. Non si può dire che lo si è fatto in una direzione che aveva all’odg diverse questioni e che è durata tre ore", prosegue.
"Lo dico senza nessun intento polemico nei confronti della segretaria del Pd ma io penso seriamente che il confronto sia stato insufficiente e che possiamo correggere ancora il tiro convocando una sessione di lavoro sull’Europa: su cosa accade, sugli scenari, sulle scelte che ci attendono. Non penso a congressi tematici ma a una grande iniziativa che faccia comprendere lo scenario nel quale saremo chiamati a fare scelte”, conclude.
Roma, 12 mar (Adnkronos) - "La corsa al riarmo dei singoli Stati indebolisce l'unità politica dell'Europa e la possibilità che essa intervenga autorevolmente nell'attuale crisi internazionale per una pace giusta, di cui l'Ucraina ha un vitale bisogno. Crea, inoltre, un clima guerresco artificioso, che allarma i cittadini e ingigantisce pericoli di attacchi al proprio territorio, attualmente improbabili. Rinuncia, di fatto, a perseguire vie ragionevoli, diplomatiche, storicamente equilibrate, che dovrebbero essere il sale della politica del più civile tra i continenti, dal Dopoguerra ad oggi". Lo dice Goffredo Bettini, dirigente nazionale del Pd e già eurodeputato, sul voto al Parlamento europeo.
"Il Pd, con argomenti pacati, con compostezza e serietà, si è distinto nel Parlamento Europeo. Astenendosi da una risoluzione finale che conteneva l'approvazione del piano di riarmo della von der Leyen. Un atto di coraggio e di coerenza, che parla a tanti cittadini, e in particolare alle profondissime preoccupazioni della stragrande maggioranza del mondo cattolico, rispetto al futuro dell'umanità. Un atto che va valorizzato e difeso fino in fondo", aggiunge Bettini.
Roma, 12 mar. - (Adnkronos) - "Io non ho dubbi che il percorso sull'integrazione della difesa sia necessario" e "la proposta della Commissione Europea, è una proposta secondo me interessante".
Così l'ex presidente del Consiglio e Decano IeE School of Politics, Economics and Global Affairs Ie University Enrico Letta al LetExpo in corso a Verona aggiungendo che "quello che sta avvenendo oggi non deve limitarsi alla difesa, deve essere esteso all'economia reale".
Per Letta "in questo momento c'è bisogno di un'Europa integrata e che sia soprattutto in grado di reagire bene a quella che è chiaramente un'offensiva molto forte, sia dal punto di vista commerciale ed economico che dal punto di vista della sicurezza. Questo vuol dire che l'Europa deve integrarsi, deve essere più unita, deve essere capace di rispondere meglio, deve avere la dimensione sufficiente per stare al livello degli americani e dei cinesi, e questa dimensione non è quella nazionale".
Roma, 12 mar. (Adnkronos/Labitalia) - "L’evento di oggi riguarda tre temi importanti per l'inclusione sociale: la diversity, la parità e il lavoro. In particolare sarà fatta un una disamina di quello che è lo stato attuale della situazione su questi tre temi sia dal punto di vista interno dell'istituto sia dal punto di vista dell’aspetto comunicativo e relazionale con tutti gli stakeholder esterni su queste tre tematiche". E' quanto ha dichiarato la consigliera di amministrazione dell’Inps Micaela Gelera a margine del convegno 'Diversità, pari opportunità e lavoro: diritti e nuove sfide' tenutosi alla sede Inps di Palazzo Wedekind a Roma.
Roma, 12 mar. (Adnkronos/Labitalia) - “È un piacere oggi occuparsi di una tematica molto attuale come la parità di genere. È fondamentale affrontare questo tema con efficacia e in modo pragmatico. Stiamo valutando vari strumenti come i nidi condominiali, forme di assistenza pratica che servono subito alla famiglia e al datore di lavoro". E' quanto ha dichiarato il presidente dell’Inps Gabriele Fava a margine del convegno 'Diversità, pari opportunità e lavoro: diritti e nuove sfide', tenutosi alla sede Inps di Palazzo Wedekind a Roma.
Venezia, 12 mar. (Adnkronos/Labitalia) - "Ringrazio per avermi invitato a partecipare a LetExpo, tanto più in questo panel dedicato alle opportunità per i talenti di domani, perché l'idea di poter collaborare alla creazione di un mondo del lavoro migliore è quella che oltre due anni fa mi ha spinto ad accettare l'incarico come ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali. Un saluto anche al presidente di Rete Its Italia, Guido Torrielli. Proprio sulla formazione tecnica ci siamo fortemente impegnati nella consapevolezza che la domanda di competenze in quest'ambito sia in crescita costante anche per effetto delle transizioni in corso". Così la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Elvira Calderone, in un video messaggio inviato fiera Letexpo.
Secondo Calderone, "una tipologia di formazione che si sta rivelando capace di rispondere alle esigenze delle imprese e per preparare i giovani alle sfide del futuro in contatto diretto col mondo delle imprese, perché l'innovazione con cui tutti noi ci confrontiamo può essere declinata in varie forme, ma sono convinta racchiuda un bacino di opportunità da indagare, conoscere e sperimentare, una sfida costante per tutti noi e ancora di più per i giovani che si affacciano ora al mondo del lavoro", ha sottolineato. "Tra le opportunità che l'innovazione ci consegna c'è per esempio quella di ridurre le distanze come ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Lo stiamo per esempio vedendo attraverso la piattaforma Siisl, un esempio concreto di come la tecnologia possa permetterci di costruire un ufficio del lavoro capace di entrare nelle case delle persone, aumentare attraverso l'intelligenza artificiale il matching tra le competenze cercate dalle imprese e quelle in disponibilità dei lavoratori", ha spiegato.
Calderone ha ricordato che "dallo scorso dicembre tutti i cittadini e le imprese possono accedere per caricare i propri curricula o le proprie ricerche di personale e i primi dati sono risultati estremamente incoraggianti. 840.000 cittadini iscritti attivabili al lavoro, 450.000 curriculum vitae caricati in piattaforma, ben 500.000 cittadini attivati e 50.000 cittadini assunti con contratto di lavoro dipendente. Mi auguro quindi che questo vostro evento possa essere un'occasione per discutere, trovare forme di collaborazione, per promuovere modelli sostenibili e innovativi anche nel settore dei trasporti, della logistica e dei servizi alle imprese", ha concluso.
Roma, 12 mar. (Adnkronos/Labitalia) - "Il bonus nido è importante in particolare per le donne perchè è un aiuto reale. Io sono per una genitorialità condivisa, che tutti i congedi siano paritari ma il bonus nido oggi per le donne è una misura che aiuta. Io sono convinta che se si fanno più asili nido, se si danno più bonus nido, si aiutano le donne a non dimettersi dal lavoro". Lo ha detto Maria Luisa Gnecchi, consigliera di amministrazione Inps, intervenendo al convegno dell'Istituto 'Diversity, pari opportunità e lavoro: diritti e nuove sfide'.