“Nella richiesta di dimissioni i parlamentari M5s si appendono a una fotografia, ma i miei addetti ai social network mi hanno detto che spulciando il profilo Facebook di questo qui hanno trovato una galleria fotografica con personaggi di altissimo livello, con tutti i principali protagonisti della politica italiana. E non solo della politica, ma anche di altri ambiti”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Angelino Alfano rispondendo ai giornalisti a Bruxelles, rispondendo alle accuse arrivate dal Movimento 5 stelle per la foto che lo vede ritratto con Leonardo Sacco, vicepresidente della Confraternita della Misericordia, e oggi arrestato nell’ambito di una inchiesta sulla ‘ndrangheta e il business dell’accoglienza. “La verità – continua – è che ciascuno, facendo politica, ha migliaia di fotografie. Io ho migliaia di foto perché per ragioni di carattere non mi sottraggo quando mi chiedono una fotografia. Non mi pare chi sia stato introdotto nell’ordinamento giuridico italiano il reato di fotografia”. A chi chiede se non abbia “rimpianti” per l’azione da ministro degli interni, Alfano replica: “Durante la mia gestione abbiamo rafforzato tutti i controlli preventivi. Quando non bastano c’è la magistratura che interviene, come in questo caso. Noi sosteniamo con forza l’inchiesta del procuratore Gratteri“.