La mini striscia “Caro Marziano” curata dall’ex-Iena, porta su Rai 3 uno sguardo non convenzionale sull’Italia di oggi.
Riccardo Marra
Caro Venturi, ti scrivo una lettera come la scriverebbe Pif al suo amico extraterrestre. Ti racconto la storia di Caro Marziano, una ministriscia di 12 minuti, in access time, su Rai 3. Ti racconto di una navicella spaziale che aspettavamo da tanti anni come si attendono quegli incontri ravvicinati del terzo tipo. Ti racconto, appunto, di Pif, della sua telecamerina, delle sue guide in soggettiva attraverso l’Italia delle storture, dei paradossi, delle bellezze sottovalutate, delle storie non capite. Ti racconto che di un programma così sarà difficile farne a meno e che, non ci crederai caro amico Venturi, io già ne sento la mancanza, nonostante le 38 pillole previste non siano ancora finite. Quello di Pif è uno sguardo necessario, è lo sguardo sghembo, irregolare, traballante di un alieno, ma totalmente libero, di una libertà, che in questo paese servirebbe come l’acqua su Marte. Più immediato de Il Testimone (certo, c’entra sicuramente la differenza di durata), più a fuoco e più vicino. Quando Flaiano mandò sulla terra il suo Marziano, dopo l’iniziale stupore la gente se ne stufò spingendolo a tornarsene a casa. Caro Venturi, sarà così anche per il marziano Pif? Io spero di no. Mi aiuti a nascondere la sua navicella dentro qualche garage di Roma?
Davide Venturi
Caro Marra, adoro Pif e il suo stile tanto sgrammaticato nella forma, ma fluido nella sostanza, il suo essere tanto onesto con se stesso, quanto garbato e curioso con gli altri. Aspettavo con ansia il suo arrivo a Rai 3, in quella fascia serale che fino a qualche settimana fa ha letto la realtà meglio di un tg (Blob + Gazebo + Caro Marziano: wow!). Devo ammettere, però, che quest’ultimo prodotto di Pif soffre del già assaggiato. Non so se ti è mai capitato di andare in un ristorante di lusso dove ti cucinano la carbonara. L’impressione è sempre la stessa: quella carbonara era migliore in una piccola trattoria dove non ti indicavano la porta una volta conclusa la cena, dove i tempi per consumare il pasto e le chiacchiere erano piacevolmente più lunghi. In questa logica del confronto con Il Testimone, Caro Marziano risulta sofferto, soffocato e meno elaborato.
Caro Marra,
questa la mia critica di oggi. Immediatamente smentita, se la ripenso nel tempo e nella storia. Sono sicuro che queste pillole su Rai 3 acquisiranno il loro vero valore tra alcuni anni, come fu per Comizi d’Amore di Pasolini.
Caro Pif,
dopo aver risposto al mio amico di blog, lascio questo spazio con un interrogativo per te. Hai pensato ad una puntata sulla città eterna con una video-lettera “scritta” da un altro marziano di nome Ignazio Marino?