“L’iniziativa di oggi è la nostra risposta a quel vergognoso rastrellamento di migranti che c’è stato qui alla Stazione centrale di Milano il 2 maggio. È stato qualcosa di cui la città dovrebbe vergognarsi”, spiega Davide militante della rete “Nessuna persona e illegale” e fondatore dei “Black Panthers”, squadra di calcio nata nel centro di accoglienza di via Aldini. E proprio il calcio, insieme alla musica e all’arte, è stato uno dei protagonisti della giornata: nel pomeriggio di martedì 16 maggio c’è stato un torneo seguito da un concerto proprio alla stazione Centrale di Milano. L’evento è uno dei tanti che precede la manifestazione del 20 maggio denominata appunto “20maggiosenzamuri“. “Se noi pensiamo che il problema della sicurezza e del lavoro sia creato dagli ultimi arrivati stiamo sbagliando – afferma Selam anche lei  della rete “Nessuna persona è illegale” – Incolpare gli ultimi arrivati forse è un po’ comodo per una classe politica che dovrebbe assumersi le proprie responsabilità”.

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