Il bando si chiuderà il 31 agosto. L'amministrazione mette sul piatto 50 contributi da 4mila euro ciascuno, di cui 2.200 a fondo perduto e 1.800 da restituire in dodici rate. Obiettivo, svecchiare la città e favorire la socializzazione nei quartieri. Chi fa richiesta dovrà avere un Isee compreso tra 7mila e 40mila euro
Un anno di affitto pagato a giovani under 35 o coppie che, insieme, non superino i 70 anni d’età se accetteranno di trasferirsi a Mantova e si renderanno disponibili a prestare almeno 50 ore di volontariato in un anno in un’associazione del quartiere in cui andranno a vivere. Questa l’idea messa in campo dalla giunta guidata dal sindaco Mattia Palazzi (Pd) per ‘svecchiare’ una città sempre più grigia e favorire l’integrazione e il radicamento sul territorio delle new entry. Sul piatto l’amministrazione ha messo 200mila euro che equivalgono a 50 contributi da 4mila euro ciascuno: 2.200 a fondo perduto e 1.800 da restituire in dodici rate (150 euro al mese).
Il bando è stato aperto lunedì 15 maggio e si chiuderà il prossimo 31 agosto. “Nelle prima giornata utile a manifestare il proprio interesse ad accedere ai contributi – spiega a ilfattoquotidiano.it l’assessore alle politiche abitative del Comune di Mantova, Nicola Martinelli – abbiamo ricevuto 25 richieste. Un buon inizio direi”. Significativa una telefonata arrivata dalla Germania, da Francoforte per l’esattezza: “Sara, 31enne medico e ricercatrice con un’attività brillantemente avviata da 4 anni a Francoforte – dice Martinelli – ha telefonato per chiedere informazioni su come accedere al contributo. La cosa ci ha fatto piacere e ci ha fatto capire che siamo sulla strada giusta per riportare i giovani a Mantova”. Il sindaco, incuriosito dalla telefonata, ha richiamato Sara e sulla propria pagina Facebook ha dato conto dell’esito della telefonata: “Le ho telefonato – scrive Palazzi su Facebook – ed era stupita. Io ero curioso di sapere come mai avesse deciso di informarsi per partecipare al bando ‘Housing4Young‘. Mi ha risposto che è la cultura a fare la differenza e che ha visto Mantova (nel 2016 Capitale Italiana della Cultura, ndr) tornare viva grazie a concerti e occasioni di conoscenza. Spesso vengo criticato da chi ancora non ha capito cosa significhi investire in cultura. Ecco, Sara può spiegarlo meglio di me. Speriamo partecipi al bando. Se funziona mettiamo la stessa somma ogni anno”.
Come ci ha spiegato l’assessore alle politiche abitative, per partecipare bisognerà rispettare un parametro Isee a maglie piuttosto larghe, compreso fra i 7mila e i 40mila euro. Inoltre, le quote verranno versate direttamente al padrone di casa al momento della sottoscrizione del contratto d’affitto a canone concordato o più basso che permette al locatario di beneficiare di alcuni sgravi fiscali e agli inquilini di accedere ad affitti a prezzi abbordabili, più bassi di quelli di mercato. “Oltre che svecchiare la città – spiega ancora Martinelli – il bando si pone altri obiettivi. Fra questi favorire la socializzazione nei quartieri attraverso la partecipazione ad attività di volontariato, condicio sine qua non per poter accedere ai contributi. Ma non nascondiamo neppure la volontà di favorire l’autonomia dei giovani, aiutandoli a uscire dalla casa dei genitori con un contributo concreto”. Certo oltre alla casa per i giovani è fondamentale avere un lavoro, perché i contributi finiscono e le spese restano. Ma anche su questo fronte l’amministrazione comunale si sta muovendo e a settembre verrà stanziato un contributo da 500mila euro per tirocini e incentivi alle assunzioni dei giovani residenti a Mantova. Per informazioni sul bando è possibile telefonare allo 0376 265505-10-13