Il giornalista sportivo Guglielmo Moretti è morto a 96 anni. "Pescò" l'idea del programma più longevo della radio italiana da un'emittente francese. Severo, rigido, un po' burbero, era chiamato il "Federale" per via della sua esperienza a Salò. Cucchi: "Ci insegnò il mestiere e un po' di vita"
L’idea venne ascoltando una radio francese che trasmetteva calcio, basket e rugby in contemporanea. Eppure quando la propose ai vertici della Rai gli risposero: “A chi vuoi che interessi?”. Ci aveva invece visto lungo lui, Guglielmo Moretti, il papà di Tutto il calcio minuto per minuto. Si è spento giovedì a 96 anni, buona parte dei quali trascorsi negli uffici di via del Babuino a Roma, dove un
Ma proprio grazie alla sua conoscenza del francese, ebbe l’intuizione che ha cambiato i pomeriggi di milioni di italiani: collegare i campi principali della Serie A come aveva sentito fare in una radio d’oltralpe con sport diversi. Sergio Zavoli aggiunse il nome, con quel “minuto per minuto” che negli anni ha conosciuto diverse declinazioni in altri ambiti, e Roberto Bortoluzzi studiò la parte tecnica. Vinte le resistenze degli ingegneri Rai, allora tanto scettici quanto potenti, si partì. Il 10 gennaio 1960 nasceva Tutto il calcio minuto per minuto. (La foto del nucleo della redazione nel 1972 è presa da tuttoilcalcioblog.blogspot.it: si riconoscono da sinistra Claudio Ferretti, Gioia Paolini, Moretti, Gilberto Evangelisti, Alberto Bicchielli e Ezio Luzzi).
“Avere rapporti con lui è stato un insegnamento di vita. Incuteva timore e le sue decisioni si accettavano, non si discutevano. Ci ha insegnato il mestiere e un po’ a stare al mondo”, aggiunge Cucchi. Una vita cadenzata, aspettando la domenica. Il martedì comunicava le
Ci vide lungo non solo nel 1959, quando propose Tutto il calcio minuto per minuto, ma pure anni dopo nell’anticipare il progressivo inserimento di Bruno Gentili, Livio Forma e dello stesso Cucchi. Pescò bene, non facendo rimpiangere il primo, storico nucleo. Sbagliò, solo una volta. Nel 1978 disse al Tg2: “L’immediatezza che possiamo dare noi con qualcosa come venti, trenta collegamenti simultanei è una cosa che la televisione non potrà mai fare anche se dovesse essere messa giuridicamente e politicamente nelle condizioni di farlo”. Invece è successo, ma l’idea avuta nel 1959 era stata tanto geniale che Tutto il calcio minuto per minuto gode ancora di ottima salute. Probabilmente – come ha ricordato anni fa Ezio Luzzi – l’intuizione di Moretti non perderà mai, neanche ai supplementari.