Stava attraversando sulle strisce quando un taxi l’ha centrata in pieno sbalzandola sull’asfalto. È morta due giorni dopo il tragico incidente Alice, la sedicenne investita a Roma sabato scorso. A niente è servito il primo soccorso del conducente, poi la corsa in ambulanza al vicino ospedale di San Giovanni ed il trasferimento al Bambino Gesù per le gravissime condizioni in cui versava la ragazza. Per due giorni i medici hanno tentato il tutto per tutto, ma alla fine Alice non ce l’ha fatta.
Ancora tutta da chiarire è però la dinamica dell’incidente. I vigili urbani sono al lavoro per ricostruire con l’accaduto. Alcuni testimoni sarebbero già stati ascoltati dagli agenti, che vagliano anche anche le immagini di alcune telecamere presenti in zona. L’incidente è avvenuto in via dell’Amba Aradam, una strada nel cuore del quartiere di San Giovanni, nel centro di Roma. La ragazza, secondo una prima ricostruzione, stava attraversando da sola la strada sulle strisce pedonali, regolate con un semaforo, all’altezza della fermata dell’autobus che dà su Porta Metronia. Con ogni probabilità stava facendo ritorno a casa, non molto distante dal luogo della tragedia.
Resta da capire se sia stato il taxi a non rispettare il segnale del semaforo o viceversa. Proprio per questo motivo la procura di Roma ha aperto un fascicolo coordinato dal sostituto procuratore Francesco Minisci che ha già ricevuto una prima informativa dalla Polizia Locale. I magistrati hanno disposto i test tossicologici ed alcolemici per il conducente del taxi, dipendente della cooperativa Somalia. Gli esami potrebbero, infatti, fornire elementi utili anche per l’eventuale ipotesi di reato da contestare al conducente, il cui mezzo è stato posto sotto sequestro.
La sindaca di Roma, Virginia Raggi, ha espresso “profondo cordoglio” per la scomparsa della ragazza. “Roma – ha scritto in un tweet – si stringe al dolore della famiglia”. La ragazza, che frequentava il liceo linguistico Vittoria Colonna, a settembre sarebbe dovuta partire per un viaggio-studio all’estero.