Roma. Antonio Brizzi, segretario generale del Conapo (il sindacato autonomo di categoria dei vigili del fuoco) a la spola tra i palazzi del governo e del parlamento per chiedere parità di trattamento delle retribuzioni e delle pensioni dei pompieri con quelle degli altri corpi dello stato
Dopo otto giorni di sciopero della fame e con il caldo si è sentito male mentre protestava in divisa davanti al Viminale. Antonio Brizzi, segretario generale del Conapo (il sindacato autonomo di categoria dei vigili del fuoco), da giorni, fa la spola tra i palazzi del governo e del parlamento per chiedere parità di trattamento delle retribuzioni e delle pensioni dei pompieri con quelle degli altri corpi dello stato.
Il vigile è stato soccorso dai suoi stessi colleghi per uno svenimento e poi trasportato in ambulanza al policlinico Umberto I° ove si trova tutt’ora sottoposto agli accertamenti sanitari. “Ha ripreso conoscenza e sta meglio ma è testardo- riferiscono fonti del sindacato Conapo – insisteva per tornare subito in piazza, vuole parlare con il ministro Minniti in merito al decreto Madia sui vigili del fuoco che il consiglio dei ministri dovrà approvare a giorni. Non si da pace sino a che non riuscirà a dare ai vigili del fuoco, oggi sottopagati di 300 euro al mese rispetto agli altri corpi, la stessa dignità lavorativa che hanno tutti gli uomini in divisa dello Stato. È stanco e provato dallo sciopero della fame ma è anche stanco delle falsità dei politici che ci lodano quando salviamo vite umane ma ci mancano di rispetto quando si discute di stanziamenti”.
Il sindacato Conapo chiede di “inserire nel decreto di riforma un preciso vincolo normativo per destinare gli aumenti retributivi al solo personale in divisa sino al raggiungimento dell’equiparazione” in quanto “sono gli unici paragonabile agli altri corpi in termini di rischio e di obblighi lavorativi e sono gli unici che nel confronto ne escono gravemente sottopagati”.
Foto dal profilo Facebook del Conapo