Il tribunale del Riesame di Perugia ha revocato i domiciliari nei confronti del sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo, agli arresti domiciliati dal 2 maggio scorso nell’ambito dell’inchiesta Spada sulle ipotizzate irregolarità nell’affidamento di appalti pubblici.
Rimane invece confermata l’interdizione dall’attività amministrativa dell’assessore ai Lavori pubblici, Stefano Bucari, indagato nell’ambito della stessa inchiesta (a lui i domiciliari erano stati revocati dopo l’interrogatorio dal Gip).
La decisione è stata assunta dai giudici dopo l’udienza di ieri, durante la quale i legali del sindaco, Guido Calvi, Attilio e Daniele Biancifiori, e quello dell’assessore, Roberto Spoldi, avevano chiesto la revoca delle rispettive misure.
Le motivazioni del provvedimento di oggi verranno rese note entro 45 giorni.
Secondo la Procura gli appalti – dal verde pubblico ai servizi turistici per le Cascate delle Marmore – venivano riaffidati senza nuove gare. Ed è così che è stato possibile, secondo gli inquirenti, per il raggruppamento di cooperative ottenere proroghe fino a 63 proroghe consecutive. “Così continuando a garantire, a volte, anche per oltre 5 anni consecutivi la gestione del contratto al medesimo raggruppamento di cooperative sociali”.