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Attentato Manchester, kamikaze al concerto di Ariana Grande. Polizia: ‘Arrestato 23enne’. Isis rivendica – FOTO E VIDEO

Ci sono bambini tra le vittime dell'attacco al concerto della popstar americana. Il capo della polizia, Ian Hopkins, ha confermato che si è trattato di una singola esplosione provocata da un attentatore suicida con un "ordigno rudimentale che ha fatto detonare provocando questa atrocità". Fino a questo momento gli investigatori non hanno fornito il nome dell’uomo. Secondo alcune testimonianze l'ordigno era stato riempito di chiodi per aumentarne l’effetto. Evacuato centro commerciale. Farnesina: "Non risultano italiani coinvolti"

Bambini e giovanissimi tra i ventidue morti, il nome dell’attentatore che rimane segreto, i seguaci dell’Isis che esultano sul web. E il Califfato che nel primo pomeriggio successivo alla strage rivendica l’attentato. La modalità è sempre la stessa: tramite l’agenzia Amaq (ripresa da Site), lo Stato Islamico fa sapere che il kamikaze è uno dei suoi membri: “Uno dei soldati è riuscito a posizionare ordigni esplosivi in mezzo a un raggruppamento di crociati nella città britannica di Manchester dove è avvenuta l’esplosione nell’edificio Arena – si legge – che ha causato la morte di 30 crociati e il ferimento di altri 70. Per chi venera la Croce e i loro alleati – è scritto ancora – il peggio deve ancora venire. Sia lode al Signore”.

Il testo non fornisce alcuna indicazione sull’identità del “soldato del Califfato” indicato come responsabile dell’esecuzione della strage, ma dà un dettaglio che, se confermato, smentirebbe la ricostruzione degli inquirenti: l’Isis parla di alcune bombe e non di un kamikaze, come invece diffuso dalla polizia. In mezzo ci sono le indagini, con due arresti: un 23enne fermato dalla polizia in relazione alla strage e un altro all’interno di un centro commerciale evacuato, che al momento non è accusato dell’attentato. Non solo. I media britannici danno notizia di numerosi blitz nella città britannica. L’unica certezza è che nel day after dell’attacco alla Manchester Arena al termine del concerto di Ariana Grande, continua il caos in Gran Bretagna. 

 

“Chiodi nella bomba e bambini tra le vittime” – Secondo alcune testimonianze, riportate dai media britannici, l’ordigno era stato riempito di chiodi per aumentarne l’effetto esplosivo.  Il capo della polizia di Manchester, Ian Hopkins, ha confermato che si è trattato di una singola esplosione provocata da un attentatore kamikaze con un “ordigno rudimentale che ha fatto detonare provocando questa atrocità“.  Dodici ore dopo quella che è stata una vera e propria strage gli investigatori non hanno ancora finito di contare le vittime: i feriti sono 59, tra i quali molti giovani, mentre i morti sono già almeno 22. Otto ospedali nell’area di Manchester sono stati mobilitati. Almeno dodici persone, invece, risultano disperse, secondo il quotidiano locale Manchester Evening News sulla sua edizione online. Il giornale riporta i nomi dei dispersi: si tratta della 17enne Chloe Rutherford e del 19enne Liam Curry, del 29enne Martyn Hett, delle scozzesi Laura MacIntyre ed Eilidh MacLeod, di Courtney Boyle e Philip Tron, e della 15enne Olivia Campbel. Tra i dispersi c’è anche una bambina di otto anni, Saffie, la più giovane di cui al momento non si hanno ancora notizie. La piccola era andata al concerto con la sorella più grande.

“Nessun italiano coinvolto” – “È stato un atto malvagio che ha preso di mira i bambini”, ha commentato il sindaco di Greater Manchester, il laburista Andy Burnham. “Le vittime sono bambini, giovani e le loro famiglie che i responsabili hanno scelto di terrorizzare e uccidere”.  “Nell’attentato al momento non risultano italiani coinvolti“, riferiscono fonti dell’ambasciata italiana a Londra, che da stanotte sta lavorando in coordinamento con il consolato generale e l’Unità di Crisi della Farnesina.

Arrestato un 23enne per la strage – E nel giorno in cui la polizia ha arrestato un uomo a Chorlton, una località a pochi chilometri a sud di Manchester, con l’accusa di essere implicato nella strage l’Arndale shopping centre è stato evacuato. Decine di persone hanno lasciato il centro commerciale terrorizzate, mentre la polizia ha fermato un altro uomo che però non avrebbe nulla a che fare con l’attentato. Il 15 giugno del 1996 – e cioè ventuno anni fa – il centro commerciale era stato attaccato e raso al suolo dall’Ira con un camion imbottito da 1.500 chili di tritolo: l’attentato, però, non aveva fatto alcuna vittima ma aveva ferito circa 200 persone.

Sospesa la campagna elettorale – Il Partito conservatore del primo ministro Theresa May ha annunciato che la campagna elettorale è stata sospesa. Rinviati anche comizi e appuntamenti di altri partiti mentre a Londra alle 9 locali (le 10 in Italia) inizia la riunione del comitato di emergenza Cobra, presieduto dalla premier May, per discutere dell’attacco di Manchester. Il primo dei ministri ad arrivare a Downing Street è stata Amber Rudd, titolare dell’Interno. 

“Non diffondete il nome del kamikaze” – Fino a questo momento la polizia di Manchester non ha fornito il nome dell’uomo identificato come l’attentatore suicida e non ha neanche confermato se fosse un cittadino britannica. Il capo della polizia ha detto che l’attentatore “è morto sulla scena dopo aver attivato l’esplosivo”. Hopkins, ha esortato la stampa a non “fare speculazioni sulla sua identità o fare circolare nomi”. “Questa è un’inchiesta complessa ed ampia ancora in corso”, ha aggiunto facendo capire che gli inquirenti non vogliono compromettere le indagini in corso diffondendo l’identità dell’attentatore. “La nostra priorità – ha spiegato- è di lavorare insieme all’antiterrorismo nazionale e alle agenzie di intelligence per stabilire più dettagli sull’individuo che ha condotto l’attacco priorità è anche stabilire se abbia agito da solo o collegato a una rete”. L’attentatore che si è fatto esplodere a Manchester è morto nell’attacco e aveva con sé un dispositivo che ha fatto detonare”. 

Sostenitori Isis esultano – Sui canali di sostegno all’Isis, nel frattempo, sta circolando un video che ritrarrebbe il kamikaze, con il volto coperto, presunto autore della strage di Manchester. Lo riporta Site, il sito che monitora l’attività jihadista online. Non è chiaro ancora se si tratti di un video reale o di un fake. Sul web intanto, i sostenitori del sedicente Stato islamico stanno celebrando la strage. “Utenti che frequentano i forum pro-Is definiscono l’attacco a Manchester un colpo riuscito e sorprendente alla Gran Bretagna  e sostengono che l’attentato sia una rappresaglia per i raid aerei della coalizione internazionale a guida Usa contro il gruppo jihadista”, ha affermato la direttrice di Site. A novembre l’Isis aveva diffuso un video con istruzioni dettagliate su come fare una bomba.