Maxi risarcimento di due milioni di euro ai familiari delle vittime dell’alluvione che ha colpito Villagrande Strisaili, in Ogliastra, nel dicembre 2004: morirono la piccola Francesca Longoni, di 3 anni, e la nonna materna Assunta Bidotti, di 69. Lo ha stabilito il tribunale delle acque presso la Corte d’appello di Cagliari, sezione civile, che ha condannato la Regione Sardegna, il ministero delle Infrastrutture e Trasporti e il Comune di Villagrande a rifondere i danni materiali e morali subiti dai parenti delle vittime. Beneficeranno del risarcimento i genitori, Gianfelice Longoni e Antonietta Lotto, e il fratello, Leonardo, della piccola Francesca, e i quattro figli di Assunta Bidotti, Maria Barbara, Angelo Mario, Giampaolo e Basilio Lotto.

I giudici hanno ritenuto che Regione, Ministero e Comune abbiano avuto “condotte commissive ed omissive poste in essere per la progettazione realizzazione e manutenzione di alcune opere pubbliche”. In particolare per i lavori di tombinatura di due fiumi: “Le acque dei fiumi Figu Niedda e Bau ‘e Porcos – scrivono i giudici – non potendo defluire nei rispettivi scatolari a causa della ridotta sezione degli stessi rispetto all’alveo, si erano incanalate nel vico Cesare Battisti investendo l’abitazione, la Bidotti e la nipotina che erano state trascinate fuori dall’abitazione a sua volta gravemente danneggiata”. Se il processo civile si è chiuso con le tre condanne, quello penale ha avuto sorte diversa: tutti gli imputati infatti sono stati assolti sia in primo che in secondo grado.

“Siamo soddisfatti per questa sentenza che rende giustizia su un fatto molto rilevante che ha provocato una tragedia grandissima con la morte di una bambina di tre anni e di sua nonna – commentano gli avvocati dei familiari delle vittime Costantino Murgia e Silvia Curto – Finalmente dopo quasi 13 anni dai fatti, la famiglia trova un po di conforto, anche se la morte della piccola e di sua nonna resta un fatto irrimediabile”.

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