Il cardinale Gualtiero Bassetti è il nuovo presidente della Conferenza episcopale italiana. Lo ha annunciato il cardinale Angelo Bagnasco al termine della messa di questa mattina. L’arcivescovo di Perugia era il primo nome nella terna proposta al Papa dai vescovi italiani. Bassetti è considerato da tutti “amico” del Pontefice argentino e ieri è stato il primo degli eletti davanti a Francesco Montenegro e Francesco Giulio Brambilla. “Ringrazio tutti i giornalisti per l’attenzione che la stampa continua a darci e che io ho sempre tanto apprezzato. Intendo lavorare con tutti i vescovi e sono grato per la fiducia. Il Papa ci ha raccomandato di condividere tempo, ascolto, creatività e consolazione: un programma formidabile per lavorare”. Queste le prime parole del nuovo capo della Cei in una dichiarazione alla stampa dopo la sua elezione. “Bergoglio – ha aggiunto – ci ha chiesto collegialità e di camminare insieme: è la cifra che ci permetterà di interpretare la realtà”.
Bassetti, il cardinale “al servizio degli ultimi” – Il nuovo numero uno della Cei è un sacerdote molto sensibile alle problematiche sociali, in particolare al mondo del lavoro e ai più poveri, oltre ad essere attento alle problematiche dei giovani. Il suo motto episcopale, ricorda la sua diocesi di Perugia, “In caritate fundati“, sintetizza lo stile di Bassetti chiamato da papa Francesco a far parte del collegio cardinalizio durante il Concistoro del 2014. E’ un cardinale al servizio degli ultimi, degli emarginati, degli “scarti della società”, come li definisce papa Francesco. Bassetti, ricorda la diocesi di Perugia nel tratteggiare il suo profilo, “richiama costantemente i cristiani ai loro doveri verso i fratelli che vivono difficili situazioni di povertà umana e materiale, oltre a non far mancare la sua attenzione a quanti sono ‘distanti’ dalla Chiesa“.
Scelto un fedelissimo di Papa Francesco – La decisione di nominare l’arcivescovo di Perugia segna una discontinuità rispetto alla precedente dirigenza dei vescovi italiani. I rapporti tra papa Francesco e l’ex numero uno della Cei non erano buoni da tempo. Negli ultimi anni, infatti, diversi sono stati gli episodi che hanno evidenziato le divergenze tra i due. Ad esempio, quando il 19 maggio 2014 per la prima volta nella storia i lavori della Conferenza episcopale italiana sono stati aperti direttamente dal Papa e non dal presidente dei vescovi della Penisola. In quell’occasione, però, Bagnasco tenne comunque il suo discorso il giorno dopo l’inaugurazione, scelta considerata una vera e propria sfida al pontefice. Altro momento di rottura dei rapporti è stato la rinuncia di Bergoglio a partecipare al 26esimo Congresso eucaristico nazionale di Genova, decisione che sottolineava l’insofferenza papale per l’eccessiva ingerenza del numero uno della Cei nella politica italiana. Anche la cosiddetta Riforma della curia è stata oggetto di duro scontro tra le due autorità della chiesa cattolica. Nel dicembre 2013 il Papa decise di eliminare dalla Congregazione della fede il capo dei vescovi italiani, sostituendolo proprio con Bassetti. E i rapporti tra i due non sono stati più buoni.
Chi è il nuovo presidente della Cei – Gualtiero Bassetti, primo di tre figli, nasce il 7 aprile 1942 a Popolano, frazione del comune di Marradi (Firenze), nel territorio della Diocesi di Faenza-Modigliana. Vive tutta la sua formazione presbiterale nell’Arcidiocesi di Firenze, nella quale è ordinato sacerdote il 29 giugno 1966 dal cardinale Ermenegildo Florit. Dal 1968 presta servizio presso il Seminario minore, come assistente e responsabile della pastorale vocazionale e, quindi, dal 1972 come rettore. Nel 1979 il cardinale Giovanni Benelli lo nomina rettore del Seminario maggiore. Nel 1990 diventa pro-vicario generale e dal 1992 vicario generale dell’Arcidiocesi di Firenze. Il 9 luglio 1994 viene eletto da Giovanni Paolo II vescovo di Massa Marittima-Piombino; il cardinale Silvano Piovanelli lo consacra vescovo l’8 settembre 1994. Il 21 novembre 1998 è trasferito alla Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, nella quale fa il suo ingresso il 6 febbraio 1999; la guida per undici anni, finché è eletto alla sede arcivescovile perugina. Il 16 luglio 2009 papa Benedetto XVI lo nomina arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e, il 29 giugno 2010 nella Basilica di San Pietro a Roma, riceve il pallio, insegna propria degli arcivescovi metropoliti. È vice-presidente della Cei dal 2009 al 2014. Dall’ottobre 2012 è presidente della Conferenza Episcopale Umbra. È membro della Congregazione per i Vescovi e di quella per il Clero e del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani.