Il fenomeno sembra essere dovuto a qualcosa che si trovi ripetutamente di fronte alla stella KIC 8462852, a 1300 anni luce anni nella costellazione del Cigno. Una delle ipotesi più realistiche è che sia circondata da numerose comete o da pianeti in formazione. Ma c'è che pensa ad affievolire la sua luce possano essere gigantesche strutture costruite da una civiltà aliena
È un vero mistero. Per cui astronomi professionisti, fisici e semplici appassionati di “cose spaziali”. Torna a indebolirsi, e a mobilitare squadre di astronomi, la stella che ha fatto sognare gli appassionati di fantascienza per il sospetto che ad affievolire la sua luce possano essere gigantesche strutture costruite da una civiltà aliena. Anche in questo caso, il fenomeno sembra essere dovuto a qualcosa che si trovi ripetutamente di fronte alla stella KIC 8462852, a 1300 anni luce anni nella costellazione del Cigno. Una delle ipotesi più realistiche è che sia circondata da numerose comete o da pianeti in formazione.
Come riporta Science sul suo sito, la stella ha ricominciato a indebolirsi il 24 aprile e fino a ieri è successo più volte. Il fenomeno è stato rivelato dall’Osservatorio Fairborn, dell’università statale del Tennessee, che ha notato una diminuzione del 3% della luce della stella, rispetto alla sua normale luminosità. “È il primo chiaro segno di indebolimento che abbiamo visto dal 2013”, ha rilevato l’astronomo Jason Wright, dell’università statale della Pennsylvania, che aveva immaginato che strutture di una civiltà avanzata possano bloccare la luce della stella.
Da quando il fenomeno era stato individuato nel 2013, dagli astronomi guidati da Tabetha Boyajian, dell’università americana di Yale grazie al telescopio spaziale Kepler della Nasa, un’armata di telescopi basati a terra ha cominciato a osservare la stella per riuscire a dare una spiegazione al fenomeno. Il calo di luminosità della luce dell’astro era stato così estremo, fino al 20%, ed era avvenuto a una frequenza apparentemente casuale che non era compatibile con il passaggio di un pianeta, ma di qualcosa di molto più grande e più irregolare. L’ipotesi più realistica è che la stella potrebbe essere circondata da numerose comete, oppure potrebbero esserci frequenti collisioni fra pianeti in grado di oscurare temporaneamente l’astro con le loro polveri. La spiegazione potrebbe arrivare proprio dalle nuove misure. “C’è stata una risposta positiva dalla comunità, con astronomi che hanno interrotto progetti in corso per osservare la stella”, ha detto Boyajian. Sono stati circa una dozzina gli osservatori che sono riusciti a vedere in diretta il fenomeno e combinando i dati si potrebbe arrivare a dare una interpretazione al fenomeno.
Nella foto illustrazione elaborata dalla Nasa