Hanno appiccato il fuoco a un bar, a Pioltello, vicino a Milano. Negli ultimi giorni era girata la notizia che lì, al Marrakech Lounge Bar, gestito e frequentato da marocchini, avevano festeggiato per l’attentato di Manchester. Ma non era vero: era una notizia falsa, scritta su facebook, ripresa dai politici, rilanciata dalla tv. Un circolo vizioso che ha portato qualcuno, nella notte, a svuotare una bottiglia di liquido infiammabile sulla saracinesca del locale, appiccando poi il fuoco. I danni sono limitati, i carabinieri indagano sul rogo, il fatto resta. A verificare che non ci fosse mai stata una festa per la bomba di Manchester sono state le forze dell’ordine.
Anzi, al contrario i festeggiamenti erano avvenuti prima che alla Manchester Arena esplodesse la bomba. Una festa privata, insomma: un particolare che sarebbe suffragato da diverse testimonianze. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori dell’Arma, i presunti festeggiamenti sarebbero precedenti di almeno un’ora alla strage. L’incompatibilità degli orari è suffragata anche dalle frequentazioni del locale, per il quale non risultano segnalazioni alle forze dell’ordine, tanto meno per fondamentalismo o problemi di ordine pubblico.
La voce dei presunti festeggiamenti nel bar post-attentato era stata ripresa da alcuni account sui social network e in un servizio con inviato sul posto di MattinoCinque, programma di Canale 5. Infine è finita sulla bacheca di alcuni politici, come la consigliera di Forza Italia al comune di Milano, Silvia Sardone.
E’ “arrabbiata, delusa” ma “non molla” la sindaca di Pioltello Ivonne Cosciotti: “E’ l’esempio di come un fatto mai avvenuto, una non notizia, riferito da qualcuno a un giornalista, possa fare danni in una città in cui si sta facendo il massimo sforzo per l’integrazione”. Cosciotti, eletta a capo di una lista di centrosinistra, non nega che esistano problemi “in una città di 37mila abitanti dei quali 10mila sono stranieri”. “Nel 2016, però, abbiamo anche vinto il bando per le periferie – racconta – e le etnie che vivono a Pioltello, tra di loro, parlano in italiano, e questo è importante”. “Ora – spiega -, gli stessi titolari del bar, in cui non c’è stato nessun festeggiamento, hanno paura a uscire”.