Mentre sulle Alpi Vincenzo Nibali tenterà il tutto per tutto per assaltare la maglia rosa del Giro d’Italia 2017 Tom Dumolin, a poche centinaia di chilometri altri “biciclettari” si ritroveranno con meno ambizioni professionali, ma con eguale passione per lo storico mezzo a due ruote, ad inaugurare la prima edizione del Milano Bici Festival. L’arte della mobilità sulle due ruote viene celebrata dal 27 maggio al 18 giugno 2017 allo Spazio Tadini di via Jommelli a Milano con una serie di incontri, eventi e laboratori destinati a un pubblico di ciclisti e non, adulti e bambini, con l’obiettivo di stimolare e far riflettere sull’uso della bici sia nel contesto urbano, sia in quello sportivo che in quello vacanziero.
Del resto l’effige ufficiale del festival ritrae proprio Emilio Tadini, intellettuale a 360 gradi, pittore, scrittore milanese, a cavallo della sua bici da città color panna davanti a via Jommelli. I due puntini vengono così uniti da una lunga serie di appuntamenti dedicati interamente alla bicicletta: al suo uso negli intrichi trafficati dell’ingolfata Milano, nella sua rappresentazione nell’immaginario comune e pop (ultimamente c’è una corrente hypster che tende a smantellare ogni tipo di suppellettile del ciclo per renderlo “essenziale”), nel frame stop dei campioni del ciclismo che l’hanno reso celebre mezzo di fatica e di gioie sportive, fino alla florida e ricca proposta editoriale presente nelle librerie (su tutti: Ediciclo). Per conoscere la nuova vita da protagonista di questo storico mezzo di locomozione.
Per capire il perché la bicicletta abbia riacquisito importanza come mezzo di locomozione moderno nelle grandi città, e perché pare essere diventata l’ultimo baluardo contro l’inquinamento atmosferico, basta raggiungere lo Spazio Tadini che grazie a Francesco Tadini e Melina Scalise (fondatori dello Spazio Tadini), e all’organizzazione di Maria Zizza e Federicapaola Capecchi, vedrà sia la presenza di esperti sulle tematiche ambientali, tecniche e letterarie del mezzo, come l’esposizione di biciclette d’epoca e moderne, come di proiezioni cinematografiche ad hoc. Tutti gli eventi e le serate si svolgono in contemporanea alla mostra fotografica personale – “Lo sport in bianco e nero” – di Alessandro Trovati, uno dei più grandi fotografi sportivi italiani, e alla mostra di Gabriele Poli, Tappe Cromatiche, che esporrà alcuni dipinti del ciclo pittorico che l’artista ha dedicato ai ciclisti traendo spunto dalla patafisica di Alfred Jarry.