Le automobili elettriche diventeranno meno costose dei modelli di benzina entro un decennio. Sogno, oppure realtà? Passeremo davvero dai “giri” motore allo “Zzzz” elettrico per pura convenzienza, e non solo per scelta etica nei confronti dell’ambiente? La direzione pare tracciata, perché in verità fanno fede gli ingenti investimenti che le case automobilistiche stanno ponendo nella nuova frontiera dell’elettrone cercando di restare protagoniste della mobilità individuale anche nel futuro prossimo venturo.
L’affermazione semplice ma piuttosto perentoria – “Le automobili a batteria presto saranno più economiche da acquistare rispetto a quelle convenzionali, offrendo risparmi immediati ai conducenti” deriva infatti da ricerche molto recenti di cui dà notizia l’autorevole sito di Automotive News.
Secondo la fonte, i principali produttori di autoveicoli elettrici – da Renault a Tesla – hanno da tempo impiegato i costi più bassi di “carburante” e di gestione delle autovetture elettriche per propagandare l’acquisto ai prezzi più alti pagati attualmente per i veicoli a emissioni zero.
Ora però la ricerca inglese (fonte: Bloomberg New Energy Finance) indica che i costi delle batterie diminuiranno sensibilmente nei prossimi anni, il che si traduce in veicoli elettrici più economici da acquistare negli Stati Uniti e in Europa, entro il 2025. Le batterie rappresentano attualmente circa la metà del costo dei veicoli elettrici e i loro prezzi diminuiranno di circa il 77% tra il 2016 e il 2030, precisa lo studio.
“In un primo momento, la soluzione elettrica inizierà a diventare più economica e la gente comincerà ad adottarla sulla base iniziale di una parità dei prezzi in avvicinamento”, nelle parole di Colin McKerracher analista Bloomberg di Londra: “dopo di che la scelta diventerà ancora più convincente”.
Renault prevede che i costi complessivi di proprietà per veicoli elettrici, entro i primi anni 2020, saranno uguali a quelli delle vetture a combustione interna: secondo Gilles Normand, vicepresidente senior dell’azienda francese per i veicoli elettrici, precisa ad Automotive News che ci sono “due curve che si incroceranno inevitabilmente: la prima indica la discesa nel costo della tecnologia di propulsione elettrica, che sarà influenzata sempre più dalla maggior diffusione di questa soluzione con conseguente caduta dei relativi costi, mentre l’altra relativa alla propulsione tradizionale con motore a scoppio inizierà a salire sempre più in conseguenza della legislazione sempre più stringente (e costosa) in termini di emissioni nocive, con particolare accento sull’emissione di particolato”.
La vecchia e intramontabile abitudine di “tirare” le marce, anche solo per piacere, che prima o poi si trova a sperimentare ogni persona che si trovi al volante, pare insomma avere i giorni contati. Ma niente paura: resta pur sempre la risorsa delle auto storiche, purché trentenni ed in discreta forma, per restare nel solco della tradizione automobilistica…