L'esecutivo va sotto su una proposta che raddoppia i fondi per il teatro Eliseo di Roma guidato da Luca Barbareschi che aveva fatto più volte appello negli ultimi mesi per il rischio chiusura. Il ministro dello Sviluppo invece si lamenta di una norma che colpisce la piattaforma per autobus low cost
Un incidente di percorso o un sintomo dello stato di salute del governo? L’esecutivo è stato battuto in commissione Bilancio su un emendamento alla “manovrina”, la manovra di correzione concordata con l’Unione Europea. Si trattava in particolare della proposta di modifica che raddoppia i fondi per il Teatro Eliseo di Roma. Le identiche proposte di Forza Italia (Alberto Giorgetti) e Pd (Sergio Boccadutri) sono state approvate nonostante il parere contrario del viceministro dell’Economia, Enrico Morando. Grazie all’approvazione dell’emendamento raddoppiano le risorse destinate teatro diretto da Luca Barbareschi che negli ultimi mesi aveva fatto più volte appello per un intervento della politica. In base agli emendamenti bipartisan approvati dalla Commissione Bilancio della Camera gli stanziamenti passano da 2 a 4 milioni per ciascuno degli anni 2017 e 2018.
Sabato un incidente analogo con la commissione che aveva votato contro le posizioni dei ministri era avvenuto per un emendamento del Pd (a firma Liliana Ventricelli) che ripristina i limiti per le autorizzazioni nel settore dei trasporti e colpisce direttamente la Flixbus. Su questo si è irritato anche il ministro per lo Sviluppo Economico Carlo Calenda: “Mise ha dato parere contrario su emendamento – dice Calenda rispondendo a un utente su Twitter – Commissione ha deciso diversamente. Decisamente non è un buon periodo per concorrenza in Italia”.
Mise ha dato parere contrario su emendamento. Commissione ha deciso diversamente. Decisamente non è un buon periodo per concorrenza in Ita https://t.co/N3xVlJYXg6
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) 29 maggio 2017
Visto che la maggioranza sta vivendo un po’ di problemi (tra le divisioni sulla legge elettorale e le pulsioni per il voto anticipato e il “liberi tutti”), ci sarà da capire nei prossimi giorni se questi due episodi resteranno isolati. Nel frattempo la commissione ha dato il via libera alla manovra-bis con mandato al relatore. Il testo approderà in Aula a Montecitorio domani pomeriggio con l’avvio della discussione generale: una volta esaurita, il governo metterà la fiducia. Tra le misure contenute nella manovrina anche la norma che salva i direttori stranieri dei musei, dopo la sentenza del Tar che ha annullato cinque nomine.