di Bruno Maggioni
Durante una festa di fine anno dell’asilo dei miei bambini sono stato coinvolto in una discussione sui vaccini con altri genitori. Ho introdotto l’argomento con quella che a me sembrava una battuta: l’ultimo bollettino della Sanità riporta che i casi di morbillo di maggio sono meno di un terzo dei due mesi scorsi: effetto del decreto legge Lorenzin? Tutto il furore dei pro-vaccini mi ha travolto perché sono stato subito bollato come un padre anti-vaccini. Mi hanno sciorinato tutti slogan provaccini: “Egoista, bisogna tutelare i bambini che non possono vaccinarsi, le malattie sono state debellate per i vaccini, ‘voi’ le fate tornare, hai visto il bambino morto per l’omeopatia!”
A nulla serviva cercare di apportare qualche dato o argomento diverso.
Per esempio io mi chiedo:
– Si è fatto un decreto, quindi un intervento urgente, per l’esplosione dei casi di morbillo e per l’emergenza meningite. Però sui siti della comunità europea si parla di outbreak in Romania e aumento in altri paesi, tra cui Italia. Nessun allarme. Cinque anni fa, in Italia c’erano molti più casi di morbillo, ma nessuno ha mai gridato all’emergenza. A maggio, come detto, i casi di morbillo stanno già scendendo da soli. Per la meningite, sul sito del ministero della Lorenzin c’è un documento che chiarisce che non c’è alcuna emergenza meningite in Italia, ma è tutto dovuto alla pubblicità mediatica fatta a riguardo (il 2016 ha registrato meno casi del 2015! ) Quindi la Lorenzin su cosa si basa per motivare l’urgenza del suo decreto?
– Anche se fosse vera l’emergenza morbillo, perché si diventano obbligatori 12 vaccini? (Nell’Unione non lo fa nessuno) Non era meglio far vaccinare tutti per il morbillo? Perché il tetano che non è neanche contagioso?
– Il Codacons chiede al ministro perché è stato ritirato l’ultimo rapporto sugli effetti negativi dei vaccini (in effetti l’ultimo non c’è)
– La Sanità è delegata alle regioni, quindi il ministero non dovrebbe dare questi obblighi. Perché lo fa?
– Negli Usa, patria dei vaccini, esiste l’obbligo per le case farmaceutiche di indicare a chi hanno dato contributi per ricerche, congressi, regali. I dati sono consultabili liberamente. In Italia non c’è nulla di simile.
– Negli Usa esiste un organo statale che raccoglie e pubblica i dati sugli effetti dei vaccini e un altro che studia l’autismo e malattie simili con protocolli e statistiche pubblicati (non penso che i vaccini causino l’autismo, ma i dati li voglio comunque leggere).
– Medici che hanno pubblicato e commentato ponendo dei dubbi sulla strategia della vaccinazione di massa, sono stati radiati dall’ordine dei medici (e si parlava di cancellare gli Ordini!)
– Perché non si fa parlare anche a chi non è d’accordo, ma si assiste al linciaggio, mediatico per ora, della vittima predestinata? Una mamma voleva porre la seguente domanda ad un esponente del governo: io ho vaccinato mia figlia, ma ha avuto una reazione allergica, che cosa faccio? A me è sembrata una domanda lecita, invece l’hanno coperta di insulti con la solita sequela di slogan.
Possibile che in Italia non si possano discutere e sentire le motivazioni di tutti? Perché non si cerca la verità, ma ci si accontenta di stare da un una parte pro o contro i ‘diversi’? I diritti civili non sono importanti?
Ditemi che non sono rimasto solo!
Il blog Utente Sostenitore ospita i post scritti dai lettori che hanno deciso di contribuire alla crescita de ilfattoquotidiano.it, sottoscrivendo l’abbonamento Sostenitore e diventando membri del Fatto social club. Tra i post inviati Peter Gomez e la redazione selezioneranno quelli ritenuti più interessanti. Questo blog nasce da un’idea dei lettori, continuate a renderlo il vostro spazio.
Se vuoi partecipare sottoscrivi un abbonamento volontario. Potrai così anche seguire in diretta streaming la riunione di redazione, mandandoci in tempo reale suggerimenti, notizie e idee, sceglierai le inchieste che verranno realizzate dai nostri giornalisti e avrai accesso all’intero archivio cartaceo.