Resta la tensione tra azienda e sindacati, il 14 giugno indetto uno sciopero. Lo showman interviene su twitter dopo aver chiesto informazioni alla società: "L'operazione prevede la continuità del rapporto di lavoro"
Rosario Fiorello testimonial e portavoce. Il volto degli spot di Wind-Tre si inserisce nella discussione sull’esternalizzazione di alcuni call center dell’azienda telefonica per rassicurare i dipendenti e riportare le spiegazioni dei vertici della società. Lo showman via Twitter assicura che la Wind-Tre manterrà la continuità del rapporto di lavoro, ma anche i livelli retributivi e la sede. “Vi riporto quello che mi è stato detto”, scrive Fiorello allegando una foto con un testo. “L’operazione – si legge – prevede la continuità del rapporto di lavoro per i dipendenti coinvolti. Inoltre si impegnerà a trovare d’intesa con le organizzazioni sindacali tutte le soluzioni per rafforzare le tutele di legge, per mantenere i livelli retributivi e la sede di lavoro”. L’intervento ha però scatenato commenti anche critici dei follower, alcuni dei quali scettici: “Purtroppo lo sappiamo che sei pagato da loro… Ci mancherebbe ma non mettere in dubbio la nostra intelligenza…”. Fiorello ribatte: “E vabbè: avevo messo in conto anche questo tipo di risposta”. Altri scrivono: “Basterebbe diminuire i cachet dei vip che vengono ingaggiati per le pubblicità”. E la risposta di Fiorello è sarcastica: ecco la soluzione a tutti i problemi”.
Cari Amici,ho chiesto
spiegazioni
ai vertici @WindTreOfficial. Vi riporto quello che mi è stato detto: #noesternalizzazionewindtre pic.twitter.com/222bIfqB9C— Rosario Fiorello (@Fiorello) 29 maggio 2017
Dopo la decisione della Wind-Tre di esternalizzare alcuni call center i sindacati hanno indetto uno sciopero nazionale di 8 ore il 14 giugno e il blocco degli straordinari, dei turni programmati di notte e della reperibilità dal 15 al 25. Secondo il segretario Slc Cgil di Cagliari Antonello Marongiu “il confronto non ha prodotto alcun avanzamento positivo nella vertenza, da qui la decisione”. “Abbiamo ribadito che la scelta di esternalizzare il servizio clienti è sbagliata e dannosa – spiega il sindacalista – per i lavoratori e per il futuro della stessa azienda che fin qui ha continuato a produrre ricavi e buoni risultati di bilancio”.